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Abstract: Sempre più spesso sentiamo parlare di "sovranità alimentare" e veniamo invitati a consumare solo prodotti nazionali. Temi che inevitabilmente rievocano un certo passato, durante il quale, con le stesse formule, fu mobilitata la società italiana. Nel 1935, infatti, dopo l'invasione dell'Etiopia e le sanzioni da parte della Società delle Nazioni, il fascismo trasformò le cucine italiane in trincee, contro un presunto "assedio economico". Già i futuristi avevano tentato, con scarso successo, di rivoluzionare la gastronomia italiana, mettendo al bando la pastasciutta. Il regime, dal canto suo, provò a delineare una vera e propria cucina "antisanzionista", fatta di riso, polenta, polli, conigli, karkadè e piatti dal sapore patriottico (come la trota salmonata alla Badoglio, il polpettone Macallè o il dolce alla Graziani). Una sorta di preludio alla cucina di guerra fondata sul niente, alla quale tutti dovettero forzatamente adattarsi a partire dagli anni Quaranta.
Titolo e contributi: Quando il fascismo dettava la dieta : la propaganda a tavola, tra sovranità alimentare e autarchia / di Enzo R. Laforgia
Pubblicazione: Busto Arsizio : People, 2025
Descrizione fisica: 165 p. ; 21 cm
Serie: Storie
EAN: 9791259793058
Data:2025
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
Sono presenti 2 copie, di cui 1 in prestito.
Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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ALBANO SANT'ALESSANDRO | 394.109.45 LAF | ASA-52564 | In prestito | 07/07/2025 | |
ALBINO | 394.10945 LAF | ALB-165013 | Su scaffale | Prestabile |
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