Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici ai fini del corretto funzionamento delle pagine. Per maggiori informazioni clicca qui.
Abstract: 240Solo di recente, senza darne una sistematizzazione teorica, la critica si è interessata a una forma di scrittura che occupa sempre più spazio nel campo letterario, e in cui si mescolano argomentazione, racconto e autorappresentazione del sé: il saggio personale.Questo libro ne ricostruisce forme, modi, tradizione.Quello che il saggio mette alla prova, come vuole l'etimologia del termine, è un'esperienza soggettiva; allo stesso tempo, come insegna la retorica, chi argomenta adduce prove per persuadere della verità del proprio discorso.Prendendo la parola sul presente e ponendosi in relazione con l'Altro, il saggista attesta la sua esistenza e costruisce la sua identità per tentativi provvisori e mai conclusi.Il fondamento della veridicità del saggio personale resta l'io: in un modo sempre asistematico e idiosincratico, Ortese, Levi, Pasolini, Sciascia o Ginzburg, così come oggi Trevi, Pascale, Moresco o Ferrante, vogliono fare del loro sguardo un accesso alla realtà del mondo.
Titolo e contributi: Prove del sé
Pubblicazione: Pacini Editore, 11/03/2025
Data:11-03-2025
240Solo di recente, senza darne una sistematizzazione teorica, la critica si è interessata a una forma di scrittura che occupa sempre più spazio nel campo letterario, e in cui si mescolano argomentazione, racconto e autorappresentazione del sé: il saggio personale.Questo libro ne ricostruisce forme, modi, tradizione.Quello che il saggio mette alla prova, come vuole l'etimologia del termine, è un'esperienza soggettiva; allo stesso tempo, come insegna la retorica, chi argomenta adduce prove per persuadere della verità del proprio discorso.Prendendo la parola sul presente e ponendosi in relazione con l'Altro, il saggista attesta la sua esistenza e costruisce la sua identità per tentativi provvisori e mai conclusi.Il fondamento della veridicità del saggio personale resta l'io: in un modo sempre asistematico e idiosincratico, Ortese, Levi, Pasolini, Sciascia o Ginzburg, così come oggi Trevi, Pascale, Moresco o Ferrante, vogliono fare del loro sguardo un accesso alla realtà del mondo.
Ultime recensioni inserite
Nessuna recensione
Clicca sulla mappa dove vuoi posizionare il tag