Il macellaio di Damasco. Bashar al-Assad: biografia di un tiranno che non voleva esserlo
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Momigliano, Anna

Il macellaio di Damasco. Bashar al-Assad: biografia di un tiranno che non voleva esserlo

Abstract: Bashar al Assad, presidente siriano, è l'ultimo grande dittatore mediorientale ad oggi resistito alla "primavera araba": impegnato da più di un anno a reprimere una ribellione degenerata in guerra civile, è l'anti-eroe della scena geopolitica attuale ed al contempo una figura tragica che non ha saputo sfuggire al proprio destino.Figlio non prediletto di Hafez al Assad, patriarca del regime siriano, Bashar è stato educato in Occidente lontano dalle dinamiche politiche siriane con l'idea di esercitare la professione di medico a Londra. Soltanto dopo la morte del fratello maggiore di lui, il padre lo ha voluto come successore.Divenuto presidente a soli 34 anni, Bashar si è illuso di potere riformare il regime dall'interno, dando luogo alla celebre "primavera di Damasco" del 2001, breve stagione di democratizzazione che molto ha illuso l'opposizione interna e l'Occidente. Invece, dopo un decennio alla guida di un regime-clan – che, a detta di molti, non è mai riuscito a controllare realmente – si è trasformato in uno dei dittatori più sanguinari, fagocitato dal sistema che aveva tentato di cambiare, senza avere mai trovato il coraggio di assumersene i rischi.Da qui anche la sua particolare relazione altalenante con l'Occidente (da un lato il desiderio di essere accettato da Stati Uniti ed Europa, dall'altro la paranoia anti-occidentale) e le dinamiche mafiose di uno dei regimi più chiusi del Medio Oriente.


Titolo e contributi: Il macellaio di Damasco. Bashar al-Assad: biografia di un tiranno che non voleva esserlo

Pubblicazione: VandA edizioni, 09/01/2025

EAN: 9788868991982

Data:09-01-2025

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe

Nomi:

Dati generali (100)
  • Tipo di data: data di dettaglio
  • Data di pubblicazione: 09-01-2025

Bashar al Assad, presidente siriano, è l'ultimo grande dittatore mediorientale ad oggi resistito alla "primavera araba": impegnato da più di un anno a reprimere una ribellione degenerata in guerra civile, è l'anti-eroe della scena geopolitica attuale ed al contempo una figura tragica che non ha saputo sfuggire al proprio destino.Figlio non prediletto di Hafez al Assad, patriarca del regime siriano, Bashar è stato educato in Occidente lontano dalle dinamiche politiche siriane con l'idea di esercitare la professione di medico a Londra. Soltanto dopo la morte del fratello maggiore di lui, il padre lo ha voluto come successore.Divenuto presidente a soli 34 anni, Bashar si è illuso di potere riformare il regime dall'interno, dando luogo alla celebre "primavera di Damasco" del 2001, breve stagione di democratizzazione che molto ha illuso l'opposizione interna e l'Occidente. Invece, dopo un decennio alla guida di un regime-clan – che, a detta di molti, non è mai riuscito a controllare realmente – si è trasformato in uno dei dittatori più sanguinari, fagocitato dal sistema che aveva tentato di cambiare, senza avere mai trovato il coraggio di assumersene i rischi.Da qui anche la sua particolare relazione altalenante con l'Occidente (da un lato il desiderio di essere accettato da Stati Uniti ed Europa, dall'altro la paranoia anti-occidentale) e le dinamiche mafiose di uno dei regimi più chiusi del Medio Oriente.

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