Pirandello e la Sicilia
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Sciascia, Leonardo

Pirandello e la Sicilia

Abstract: "Una "notizia" della Sicilia attraverso particolari letture ed esperienze": così Sciascia definiva, dandola alle stampe nel 1961, questa raccolta di scritti, aperta dal grande saggio pirandelliano che dà il titolo al volume – e che rimane forse la guida migliore per avvicinarsi a un'opera tanto popolare quanto equivocata. Civettando con la semantica, Sciascia usava il termine "notizia" nel senso che ad esso potevano dare, nelle opere in cui partecipavano le proprie intuizioni e scoperte, un erudito o un viaggiatore del Settecento. Così, l'acutissima analisi della figura di Pirandello si trasforma subito in "viaggio" lungo il difficile tragitto, colto nei suoi momenti cruciali, che porta una cultura arcaica a incontrare la modernità; così, capisaldi della "sicilitudine" quali Verga e Tomasi di Lampedusa incrociano, a riprova del gusto dell'autore per l'esplorazione del passato, personaggi rimossi e abbandonati all'oblio nelle biblioteche, come Emanuele Navarro della Miraglia, letterato e novelliere noto a Dumas e forse amato da George Sand, o come il poeta pornografo catanese Domenico Tempio, arditamente accostato allo Henry Miller del "Tropico del Cancro". A scorrere, con questi, gli altri temi presenti nella silloge – la mafia, ancora, interna e da esportazione, e una riflessione amarissima sui fatti di Bronte –, si ha spesso l'impressione di assistere al comporsi del mosaico di un pensiero variegato e a tratti febbrile, sempre coerente, sempre puntuale nel riferimento alla realtà.


Titolo e contributi: Pirandello e la Sicilia

Pubblicazione: Adelphi, 17/01/2023

EAN: 9788845912313

Data:17-01-2023

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe

Nomi:

Dati generali (100)
  • Tipo di data: data di dettaglio
  • Data di pubblicazione: 17-01-2023

"Una "notizia" della Sicilia attraverso particolari letture ed esperienze": così Sciascia definiva, dandola alle stampe nel 1961, questa raccolta di scritti, aperta dal grande saggio pirandelliano che dà il titolo al volume – e che rimane forse la guida migliore per avvicinarsi a un'opera tanto popolare quanto equivocata. Civettando con la semantica, Sciascia usava il termine "notizia" nel senso che ad esso potevano dare, nelle opere in cui partecipavano le proprie intuizioni e scoperte, un erudito o un viaggiatore del Settecento. Così, l'acutissima analisi della figura di Pirandello si trasforma subito in "viaggio" lungo il difficile tragitto, colto nei suoi momenti cruciali, che porta una cultura arcaica a incontrare la modernità; così, capisaldi della "sicilitudine" quali Verga e Tomasi di Lampedusa incrociano, a riprova del gusto dell'autore per l'esplorazione del passato, personaggi rimossi e abbandonati all'oblio nelle biblioteche, come Emanuele Navarro della Miraglia, letterato e novelliere noto a Dumas e forse amato da George Sand, o come il poeta pornografo catanese Domenico Tempio, arditamente accostato allo Henry Miller del "Tropico del Cancro". A scorrere, con questi, gli altri temi presenti nella silloge – la mafia, ancora, interna e da esportazione, e una riflessione amarissima sui fatti di Bronte –, si ha spesso l'impressione di assistere al comporsi del mosaico di un pensiero variegato e a tratti febbrile, sempre coerente, sempre puntuale nel riferimento alla realtà.

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