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Trovati 23 documenti.
Memorie di un pazzo / Nikolaj Gogol' ; a cura di Serena Vitale
Milano : Adelphi, 2024
Abstract: «Confesso che da qualche tempo ho cominciato a vedere e sentire cose che nessuno ha mai visto o sentito». Così scrive nel suo diario il consigliere titolare Poprišcin – funzionario di rango non elevato ma di grandi ambizioni, roso dal senso di inferiorità, dall’invidia verso più altolocati colleghi al servizio dello Stato –, che ritiene un privilegio l’incarico di temperare, una volta alla settimana, le penne d’oca di un superiore della cui figlia è segretamente innamorato. Nelle pagine che accolgono le sue frustrazioni e i suoi sogni di gloria si insinuano le sempre più assurde fantasie che lo abitano: mucche che comprano il tè, il carteggio tra due cagnoline dal quale apprende che la giovane amata andrà in sposa a un altro. Lo sdegno e un’impotente rabbia lo precipitano definitivamente nella follia («burocratica» questa, priva del demoniaco romanticismo che caratterizza l’insania del pittore nel Ritratto, un altro dei «racconti pietroburghesi» di Gogol’). Persa del tutto la ragione – ora si crede Ferdinando VIII, re di Spagna –, Poprišcin viene rinchiuso in un manicomio, dove si occupa degli «affari di Stato» e si angoscia per la sorte della Luna. Dinanzi al suo delirio, alle grida strazianti per le «cure» brutali che gli vengono inflitte, anche a noi non resta che ripetere, come Poprišcin: «Vabbè, vabbè, silenzio!». Un silenzio che verrà riempito dalla voce stridula e penetrante dell’Uomo del sottosuolo di Dostoevskij.
Milano : Adelphi, 2024
Abstract: È l’autunno del 1926 quando Israel Joshua Singer, su invito del direttore del «Forverts» - quotidiano yiddish di New York -, si reca in Unione Sovietica per un reportage che lo impegnerà diversi mesi. «Queste immagini e impressioni sono state scritte di getto, sul momento, come accade nei viaggi» dirà, non senza understatement, a commento del suo lavoro, che invece costituisce una testimonianza eccezionale, per molti versi unica. Perché Singer, che aveva osservato a fondo il paese dei soviet già nel pieno della tempesta rivoluzionaria, non solo ci mostra ora uno scenario drasticamente mutato, ma coglie in nuce, con occhio penetrante, quelli che saranno i tratti peculiari del regime staliniano: la burocrazia imperante, la pervasività dell’apparato poliziesco, gli ideali comunisti sempre più di facciata, i rigurgiti antisemiti. Percorrendo le campagne bielorusse e ucraine punteggiate di fattorie collettive e colonie ebraiche, visitando le principali città del paese – Mosca, «grande, straordinaria e bellissima»; Kiev, che «non riesce ad accettare il nuovo ruolo di città di provincia»; Odessa, «cortigiana esuberante» divenuta «profondamente osservante e devotamente socialista» –, immergendoci in una prodigiosa polifonia di testimonianze, Singer ci restituisce un quadro vivido e composito, pieno di chiaroscuri, della nascente società sovietica. E porta così alla luce le feroci contraddizioni che proliferano sotto lo sguardo vigile e ubiquo delle nuove icone laiche del «santo Vladimir».
Milano : Ares, 2024
Abstract: Una storia raccontata da un bambino di 8 anni, Davide, che ha avuto dal cielo il dono di vedere cosa ci sarà dopo la morte. Un racconto fatto non solo di parole, ma con una vita passata dalla tragedia di una malattia incurabile alla speranza e alla gioia. A Davide sono venuti incontro gli Angeli, la Madonna (due volte al santuario di Cassano delle Murge) e poi Gesù – dal giorno della prima Comunione. Così testimoniano i suoi genitori, Elisa e Salvatore, che il bambino ha condotto sulla strada della fede: «Nelle parole certe di nostro figlio e nei suoi occhi pieni di luce, abbiamo visto che esiste il Paradiso. Davide non vedeva l’ora di andarci e ora ci attende là!».
Macerata : Quodlibet, 2024
Quodlibet storie ; 26
Abstract: Crescere tra discorsi medici, nomi e sintomi di malattie improbabili e desuete o ancora quasi sconosciute, con il costante timore della loro potenziale incurabilità tranne che in un caso: la bella angina dalle placche bianche curata con gli ancora giovani antibiotici. Nasce così il racconto autobiografico e umoristico della più giovane delle quattro figlie di una famiglia napoletana su cui aleggia la figura di un lontano prozio medico e santo. Sotto lo sguardo di un padre ipocondriaco, che ha compiuto i suoi studi di medicina fra le due guerre, e di una madre vitale, ottimista e molto ansiosa, le esperienze e le nozioni mediche e terapeutiche, le diagnosi improvvisate e le disquisizioni sui vaccini diventano parte essenziale del vissuto infantile e del lessico famigliare, tessendo una fitta rete alla quale è impossibile sfuggire, e che una scrittura eccessiva e dissacrante riesce a cogliere in tutta la sua teatrale comicità.
Salvate dai pesci : racconti delle detenute di Rebibbia / a cura di Mauro Corso
Roma : Castelvecchi, 2023
Abstract: Quali sono i pensieri delle donne detenute nella sezione femminile del carcere di Rebibbia e qual è la loro dimensione temporale: un passato che avrebbe potuto essere ma non è stato, un presente doloroso o un futuro incerto? Se avessero l’opportunità di mettere su carta i propri pensieri, cosa scriverebbero? Durante il laboratorio dell’Associazione Ri-scatti, intitolato “Attraverso le storie” e condotto da Michela Cesaretti Salvi, hanno raccontato come sono adesso, in uno spazio protetto in cui la dimensione individuale e la dimensione collettiva, nonostante le molte differenze, coincidono. Ecco come sono nate le storie di questo libro: storie di nomi, di oggetti, di luoghi fisici possibili e impossibili, di ricordi, desideri e rimpianti. Storie fragili e dolenti che lasciano sempre uno spiraglio di luce per la speranza e per la libertà.
Mio padre non mi ha insegnato niente / Massimiliano Smeriglio
Milano : Fuoriscena, 2024
Abstract: «Avrei voluto fargli male. Ucciderli magari. Padre e madre. A un certo punto, stremato, ho semplicemente smesso di pensarli. Da vivi e da morti. Non faceva una grande differenza». Se arriva, quel momento è una benedizione. Ricacciati indietro al nastro di partenza, lì dove i destini sembravano già scritti, possiamo ripercorrere la nostra storia e nelle maglie un po’ più larghe della trama della vita rivivere gli episodi che l’hanno resa unica e irripetibile. Emme, figlio dell’imperizia, è il protagonista di questo memoir in forma di romanzo. Un romanzo di formazione, una storia famigliare che si consuma tra case popolari, cortili pieni di bambini, la legge primordiale del branco, le botte con le spranghe di cartone compresso, l’umiliazione dei no delle banche e perfino a volte la negazione di un pezzo di pane, la famiglia allargata del quartiere come paracadute. Siamo a Roma, Garbatella. A dar l’avvio alla narrazione, la vicenda intima di una gravidanza non voluta, di genitori poco più che adolescenti. A seguire, una sequenza di eventi densi di rovesci, di desideri mai pronunciati, di famiglie con poco amore e tanta ignavia. I legami fortissimi tra bande di ragazzini che tentano la sopravvivenza. Perché si può essere branco senza essere iene. Emme viene al mondo a metà degli anni Sessanta, cresce con i nonni, tradizione comunista, antifascisti, classe operaia con ancora addosso l’odore della Resistenza. In più punti la sua storia personale incrocia la grande Storia, le Fosse Ardeatine, con il bisnonno Enrico Mancini tra le vittime della furia nazista; la contestazione studentesca della Pantera; l’omicidio di Vincenzo Paparelli in un derby Roma-Lazio tragicamente indimenticabile e quello di Valerio Verbano a Montesacro, la storia che non guarisce e che non passa. Emme vive la strada, le opportunità, i pericoli, fino all’adolescenza, in cui riuscirà a disarcionare un destino che pareva già scritto. La lettura e la militanza politica come un nuovo modo di stare al mondo. Fino al colpo di scena finale.
Dove si riparano i ricordi / Jungeun Yun ; traduzione di Althea Volpe
Milano : Garzanti, 2024
Abstract: Cosa faresti se fosse possibile cancellare il tuo ricordo più doloroso? Dalla cima della collina che sovrasta un piccolo paese della Corea spunta una casa isolata. Da fuori non ha nulla di insolito, ma al suo interno c'è una lavanderia speciale, in cui è possibile lavar via anche le macchie che portiamo sul cuore. Ji-eun, la proprietaria, è lì ad aspettare con una teiera fumante. Fa accomodare chiunque entri e gli pone la stessa domanda: hai un ricordo doloroso che vuoi cancellare? Perché lei ha il potere di farlo, bisogna solo avere il coraggio di dar voce a quella sensazione, quel sentimento che non si possono proprio dimenticare. Così Jae-ha ricorda la propria infanzia, in cui spesso si è sentito abbandonato; mentre Yeon-hee rivive una relazione che l'ha fatta soffrire. Ji-eun li ascolta con attenzione, e poi accade l'inaspettato: Jae-ha e Yeon-hee comprendono che non basta eliminare i brutti ricordi per ritrovare la felicità. Le cicatrici che quelle esperienze hanno lasciato fanno parte di loro. Ma, con il tempo, da quelle cicatrici potrebbero sbocciare dei fiori. Così Jae-ha realizza che i genitori avevano buone intenzioni e Yeon-hee torna a credere nella magia dell'amore. La stessa Ji-eun capisce che deve smettere di nascondersi in un passato che non può cambiare. Tutti escono dal negozio più forti, sereni e consapevoli. Perché a volte guarire significa accettare il dolore. Significa amarsi nonostante gli errori commessi. Bisogna sorridere anche quando gli abiti che portiamo sono macchiati, perché possono essere la tavolozza più bella del mondo.
Dove la luce / Carmen Pellegrino
Milano : La nave di Teseo, 2024
Abstract: Roma, aprile 1987. Milo è un uomo che ha perso tutto per colpa di altri, devotissimo alla morte – che invoca ogni giorno, ma che non ha il coraggio di infliggersi – e costretto a vivere per strada. Federico Caffè è il Professore, figura ammantata di interrogativi destinati a non ricevere mai risposta. Il primo è un personaggio (forse) d’invenzione, il secondo un uomo realmente esistito, tra i protagonisti del dibattito politico ed economico degli anni ottanta e convinto sostenitore della necessità di assicurare alti livelli di occupazione e di protezione sociale ai ceti più deboli. La sua improvvisa scomparsa è un mistero rimasto tuttora irrisolto, il suo incontro con Milo è un nuovo enigma. Postiglione, febbraio 2023. Una voce narrante si fa carico della memoria della sua famiglia, ripercorre le fatiche e le gioie del debito d’amore che tutti abbiamo verso le nostre radici. Le vite di Milo e del Professore entrano così nella storia di una donna, di un paese, di un’intera generazione in lotta, divisa tra l’odio e la malinconia per un tempo che, forse, non tornerà più. Carmen Pellegrino firma un romanzo magico che è una discesa vertiginosa nella memoria dei luoghi e delle persone che li hanno popolati, alla riscoperta della vita nascosta e infinita che ancora li abita. Una voce libera che erra per giardini e anime, e non si perde mai.
La mia Africa : sei storie d'Africa, sei storie da raccontare / Lino Schena
Lecce : Youcanprint, 2024
Abstract: Per chi è deciso e motivato, viaggiare in Africa nella stagione calda segna un preciso modo di vivere, che obbedisce a un'istintiva e senz'altro inconsapevole imitazione della vita nomade, proprio come si può osservare in Africa... e adottando sul campo la prima delle regole di convivenza africana: sapere sempre chi hai di fronte, imparando a distinguere dall'aspetto esteriore i popoli che comongono quel grande mosaico etnico rappresentato dall'Africa. Questa raccolta di sei viaggi nell'Africa degli Anni Ottanta (escluso l'ultimo del 2005) è frutto dell'elaborazione dei miei diari di viaggio e rispecchia lo stato di luoghi e popoli che oggi possono sembrare molto diversi, per la rapidità degli sviluppi politici, per guerre o colpi di stato, ma anche per situazioni ambientali in evoluzione che costringono intere generazioni a migrare.
Roma : E/O, 2024
Abstract: La voce di una giovane donna libera si alza da Gaza, tormentata dai bombardamenti israeliani e dalla tirannia islamista, per raccontare la sua storia: quella di una ragazza come tante, che ha voglia di vivere, di conoscere e di amare, di sfidare le assurde regole del maschilismo e la violenza del fanatismo religioso. Una voce fresca, sorprendente, audace che ci regala un racconto, mai ascoltato finora, di cosa significa essere palestinese e donna, patriota e femminista. Non possono fermarla né gli zii, intolleranti dirigenti di Hamas, né le bombe israeliane. Cosa ne sarà di una ragazza di Gaza che cresce all’ombra di uno zio, importante dirigente dei servizi di sicurezza di Hamas, al quale si oppone con determinazione e coraggio? Cosa ne sarà di lei con i soldati israeliani che fanno regolarmente irruzione in casa sua nel cuore della notte e costringono il nonno e altri vecchi a uscire in pigiama per cancellare i graffiti che alcuni giovani hanno disegnato sui muri? Cosa ne sarà di lei con un padre musulmano liberale amante della letteratura e un nonno benevolo che la nasconde sotto le coperte in una società dominata dalla chiusura, dalla corruzione e dal maschilismo, ma anche da un’incredibile umanità? La ragazza scrive per liberarsi dei troppi sentimenti contraddittori stilando, con un tono sia allegro che serio, un ritratto sensuale dell’amatissimo paese natio divenuto nel corso degli anni un calderone di guerre e integralismi. Diventerà scrittrice, ecco cosa ne sarà.
Milano : UTET, 2024
Abstract: Quanti bambini, a un certo punto, hanno sognato di diventare veterinari per "salvare gli animali"? Quasi tutti hanno poi preso altre strade, crescendo, ma non tutti: per esempio Giulia Corsini, che per lavoro, studio e passione ha frequentato gli ambienti molto diversi in cui veterinari e ricercatori operano, e ci accompagna così in un viaggio tra cliniche e giardini zoologici, riserve naturali e parchi cittadini, circhi e allevamenti. Ogni ambiente pone problemi pratici, etici e filosofici diversi: se lo scoiattolo grigio americano mette a repentaglio la sopravvivenza dello scoiattolo rosso europeo, che cosa bisogna fare? Si può salvaguardare il benessere animale anche in un allevamento da macellazione? Il boom degli animali da compagnia è solo un business che genera gatti stressati e cani depressi? E che cosa succederebbe davvero se chiudessimo tutti gli zoo e i circhi? Più in generale: siamo sicuri che le nostre idee comuni sugli animali, domestici o selvatici, corrispondano alla realtà? Nel corso del viaggio, non mancano naturalmente i veri e propri incontri con gli animali: un enorme elefante con le zanne ricoperte da placche metalliche; suini neri romagnoli salvati dall'estinzione (anche) da un pugno di allevatori; cani e gatti in quantità, ma anche ratti insospettabilmente affettuosi; pesci zebrati, bombi e api che sanno contare; l'ombra antica del lupo, che torna a dominare le montagne; cervi giapponesi che hanno invaso l'Inghilterra e gamberi di fiume che invece stanno scomparendo; pettirossi che scambiano un lampione per il sole; due femmine di orango che guardano le foto dal display di un cellulare... Alla fine di questo libro, rigoroso come un saggio e personale come un memoir, scopriremo che quell'idea infantile del veterinario non era poi così sbagliata: si tratta soltanto di capire che il rapporto tra uomini e animali è molto più complesso di quanto pensavamo, ricco di sfumature e contraddizioni. Ma se ci manteniamo liberi da schematismi e pregiudizi, se sappiamo metterci in discussione ogni volta, con le azioni e le idee possiamo ancora provare a Salvare gli animali.
Primavere / Adrien Parlange ; traduzione di Camilla Diez
Casalecchio di Reno : Fatatrac, 2024
Abstract: Dopo Il nastro e La camera del leone, il nuovo albo di Adrien Parlange sui ricordi e la memoria. Il ricordo della prima fragolina di bosco assaggiata da bambini può accompagnarci per tutta la vita. Con questa nuova idea Adrien Parlange conferma la sua maestria nel mettere a punto un sistema cartotecnico brillante al servizio di un grande contenuto narrativo: immagina i ricordi di una vita attraverso gli intagli nella carta, ogni foro permette a un ricordo di essere conservato nella pagina seguente, ogni immagine è un ricordo importante del protagonista. Alcuni ricordi restano per sempre, alcuni scompaiono e riappaiono, altri ci lasciano per formarne di nuovi. I ricordi formano e danno sostanza alla nostra vita. Un libro davvero originale che ci mostra come la nostra vita sia una successione di momenti che diventano i ricordi della nostra memoria. Età di lettura: da 5 anni.
Milano : Terre di mezzo, 2024
Abstract: Quando Thérèse si imbatte in Raymond, un vecchio amico di cui un tempo era invaghita, è alla soglia della mezza età e la sua bellezza comincia a sfiorire. Ma i vent’anni trascorsi dall’ultimo incontro hanno segnato anche lui: si è appesantito nel corpo e soprattutto indurito nell’animo. Così, in un pranzo dominato dalla nostalgia, i piaceri della tavola finiscono per sostituire quelli della carne. Con un racconto malinconico pieno di tensione, Irène Némirovsky, una delle scrittrici più intense della sua epoca, getta luce sull’esperienza universale di una stagione della vita che tramonta.
Appuntamento con la verità : il destino ci insegue finchè non si incontra / Giovanni Di Noia
Roma : Curcio, 2024
Abstract: Una sofferta storia d'amore al tempo dei drammatici anni Settanta tra Alessandro Castaldi, docente universitario ed ex ufficiale della R.S.I. (Repubblica Sociale Italiana) e Veronica Brighenti, sua allieva e figlia di un comandante partigiano. Alessandro accetta, non senza esitazioni, di seguire la tesi di Veronica sul periodo della guerra civile in alta Val Camonica. La ragazza lo porterà a rivivere i momenti drammatici della fine della guerra, della resistenza, dell'eccidio di Schio, costringendolo a ripercorrere suo malgrado quel periodo oscuro e sofferto, mentre Veronica, grazie a lui, scoprirà la tanto cercata verità.
Pagine azzurre / Eleanor Perry ; traduzione di Marco Rossari
Roma : Sur, 2024
Abstract: "Pagine azzurre" è un romanzo dichiaratamente autobiografico la cui protagonista, Lucia Wade, vive la stessa parabola umana e professionale toccata in sorte all’autrice, Eleanor Perry. È una sceneggiatrice di talento, sposata con un regista più giovane con cui ha formato una fortunatissima coppia creativa, vincitrice di due Emmy e candidata all’Oscar, baciata dal successo dell’opera prima, nome di punta degli Studios hollywoodiani per almeno un decennio; ma è quando alla donna inizia a stare stretto il rapporto col marito, il gender gap economico e di status, il sentirsi quasi una appendice non troppo desiderata del regista sulla cresta dell’onda, che l’intera industria cinematografica le volta le spalle, ripone i tappeti rossi e chiude a doppia mandata ogni porta e portone.
[S.l.] : Oblomov, 2024
Abstract: "Temporale" racconta le vite di ragazzini diventati uomini, traditi dal tempo, ma anche capaci di conservare, nelle forme eccentriche che solo in provincia sembrano sopravvivere, una straordinaria autenticità. In 13 capitoli, ciascuno dedicato ad un membro della compagnia, Ferraris racconta il paese, sempre più piccolo, il bosco e i suoi abitanti notturni, la nebbia, una ragazza che conserva un frammento di asteroide sul camino, ricordo del nonno navigatore, il cane Fiume, che si calma solo con lo scorrere dell’acqua. La fine della scuola, la fuga tra le colline per le vacanze estive. Sono un plotone, i ragazzini. Le corse in bici, la partita a pallone delle sei, le ragazze... e poi la quiete del dolce far niente, sotto il grande castagno, nell’ora più calda. A distanza di anni, ormai adulto, Roberto torna a sedersi sotto quello stesso albero, in attesa che quei ricordi vengano allo scoperto.
Cammina, vivi, amati : pillole per ripartire un passo alla volta / Serena Banzato
Milano : Piemme, 2024
Abstract: «Mi osservo di nuovo, mi sono separata da una parte di me che dovevo lasciar andare. Ora c'è una nuova leggerezza che prende spazio. Il mondo fuori è lo stesso, ma io sono diversa.» La vita è imprevedibile. Nel bene e nel male, non è mai dato sapere cosa succederà domani; quello che sembra un percorso già tracciato e sicuro può trasformarsi in una strada impervia, disseminata di ostacoli inattesi, di difficoltà che appaiono insormontabili. Ma non ci sono vie secondarie o scorciatoie: si può solo andare avanti, cadendo e rialzandosi, con la meta ben chiara in testa. Tutto questo Serena Banzato l'ha imparato sulla propria pelle e lo ha affidato a queste pagine, sperando che possano aiutare altri a superare i propri momenti bui. Il suo è un racconto autentico - e una riflessione profonda - sul viaggio di una giovane donna, mamma e atleta che realizza il sogno di partire per il cammino di Santiago, e su come questa esperienza le abbia cambiato la vita per sempre, nel modo più inaspettato. Sì, perché Serena è scampata alla morte per un sospiro: ciò che sembrava un infortunio da nulla, si è rivelato l'inizio di un incubo che mai avrebbe immaginato di vivere. Ma, nella tragedia, ha imparato che le seconde occasioni esistono e che le matite, anche se spezzate, possono colorare ancora. Tra aneddoti personali e pillole di saggezza appresa lungo il cammino, fisico e metaforico, l'autrice si libera passo dopo passo di quei pesi inutili - il senso di colpa, i rimorsi, l'ansia - che tutti ci carichiamo sulle spalle e che ci rallentano, impedendoci di apprezzare quanto abbiamo di più importante: la vita stessa, e le persone per cui vale la pena «allacciarsi le scarpe e ripartire da zero». Prefazione di Davide Banzato.
L'AIDS colpisce ancora : il dramma di una realtà / Giuseppe Cerasari
Roma : Curcio, 2023
Abstract: Dagli inizi quasi misteriosi dell'AIDS fino ad arrivare alla sua diffusione esponenziale a livello mondiale. Il libro prende le mosse da una lunga e complessa esperienza personale dell'autore al servizio della salute e della cura di un'infinità di pazienti, di cui narra le storie vissute e sofferte, in un periodo in cui il mondo intero combatteva una lunga e disperata battaglia contro l'HIV. Il vero filo conduttore del libro non è solo la storia dell'epidemia, ma il sentimento commosso e partecipe di chi ha vissuto sulla propria pelle questa realtà, traendone la convinzione della fragilità della natura umana e di come ogni epoca e ogni società debbano rispondere al meglio alle sfide che vengono loro imposte.
Cosenza : Pellegrini, 2023
Abstract: "...Nessuno avrebbe potuto mai immaginare che uno dei più amati mattatori televisivi, seguito ogni settimana da milioni di italiani, fosse un delinquente incallito. E che, dietro il suo ammaliante sorriso, celasse un’identità tanto odiosa. Tortora, che fu soggetto ad ogni tipo di umiliazione, a partire da quella di averlo dato in pasto a fotografi e giornalisti, con le manette ai polsi, mentre raggiungeva il mezzo che lo avrebbe condotto in carcere, fu a lungo al centro dell’attenzione mediatica. Difeso solo da pochi, giornalisti e politici, che fin dall’inizio mostrarono seri dubbi di fronte a quanto gli veniva contestato..." (Dalla Prefazione di Salvo Andò). Postfazione di Santo Emanuele Mungari.
Oh William! / Elizabeth Strout ; traduzione di Susanna Basso
Torino : Einaudi, 2023
Abstract: «Vorrei dire alcune cose sul mio primo marito, William», esordisce una Lucy Barton oggi sessantaquattrenne aprendo questo capitolo della sua storia, e nell'immediatezza del suo proposito s'intuisce il lavorio di riflessioni a lungo maturate. Sono passati decenni da quando Lucy, convalescente in un letto di ospedale, aspettava la visita delle sue bambine per mano al loro papà; decenni da che, con pochi vestiti in un sacco dell'immondizia, lasciava quel marito tante volte infedele e si trasferiva in una nuova identità. Oggi Lucy è un'autrice di successo, benché ancora si senta invisibile, con le figlie ormai adulte ha un rapporto vitale e premuroso, e da un anno piange la scomparsa del suo adorato secondo marito, David, un violoncellista della New York Philharmonic Orchestra, nato povero come lei. William di anni ne ha settantuno, è sposato con la sua terza moglie, Estelle, di ventidue anni più giovane, e la sua carriera di scienziato sembra agli sgoccioli. Tanta vita si è accumulata su quella che lui e Lucy avevano condiviso. Perché dunque William? Perché tornare a quell'uomo alto e soffuso d'autorità, con una faccia «sigillata in una simpatia impenetrabile» e un cognome tedesco ereditato dal padre prigioniero di guerra nel Maine? Corrente carsica che scorre silente per emergere in imprevedibili fiotti di senso e sentimento, questo matrimonio è ricostruito per ricordi apparentemente casuali - una vacanza di imbarazzi alle Cayman, una festa tra amici non riuscita, un viaggio di risate in macchina, un amaro caffè mattutino - ma capaci di illuminare i sentieri sicuri e i passi falsi di una vita coniugale, dove le piccole miserie e gli asti biliosi convivono con i segni di un'imperitura, ineludibile intimità. Così è William il primo che Lucy chiama quando viene a sapere della malattia di David; ed è a Lucy che William chiede di accompagnarlo in un viaggio nel Maine alla spaventosa scoperta delle proprie origini e di verità mai conosciute. «Oh William», torna a ripetere Lucy, e in quell'interiezione c'è un misto eloquente di esasperazione per le sue mancanze e tenerezza per le sue illusioni. Un sentimento caldo che si allarga in un abbraccio universale: «Ma quando penso Oh William!, non voglio dire anche Oh Lucy!? Non voglio dire Oh Tutti Quanti, Oh Ciascun Individuo di questo vasto mondo, visto che non ne conosciamo nessuno, a partire da noi stessi?»