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Trovati 8 documenti.

Non dire madre
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Albanese, Dora

Non dire madre

Hacca, 16/09/2010

Abstract: Attraverso il topos della maternità, Dora Albanese racconta tre metamorfosi sociali e culturali del Sud postbellico: la dura maternità della Lucania "interna", ancora legata a feroci e dolcissimi stili contadini; la frustrata maternità piccolo-borghese di una Matera "piana", dimentica della superba e misera civiltà dei Sassi; e, infine, la maternità delle nuove generazioni, sospese tra "ritorni al passato", fastidi per un benessere di facciata, e goffi e ostinati tentativi di abbracciare il mondo, magari attraverso un altro topos di questo libro, quello dell'emigrazione. In Non dire madre il tema della maternità e della femminilità è ossessivamente indagato e sviscerato con franchezza, senza abbellimenti estetici e senza indulgenze; anzi, le donne di questo libro sono sempre colte in un estremo momento di quotidianità scoperta, finanche di buffa sciatteria. A Dora Albanese interessa il trucco che si scioglie sul viso, l'odore immediato della carne e della placenta, la calata delle maschere, l'emergere impietoso delle paure, delle viltà, dei sentimenti più immediati, senza temere né la crudeltà né il sentimentalismo - dilagante attitudine, quest'ultima, di un Sud che, a furia di recitare, ha pure imparato a recitare i sentimenti.

Milano non esiste
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Maffia, Dante

Milano non esiste

Hacca, 14/07/2010

Abstract: Questo romanzo è un altro tassello di quel grande mosaico che è la narrativa calabrese moderna (Alvaro, La Cava, Répaci, Strati, Seminara, Abate, ecc.), ma è soprattutto un inaspettato "ritorno" della "letteratura industriale" italiana, declinata in anni recenti alla sola precarietà lavorativa. "Milano non esiste" è un ribaltamento delle nostre certezze sociologiche, perché ci racconta un'Italia ancora furiosamente arrabbiata con "i padroni", ancora tormentata dall'alienazione, dal disadattamento urbano e dalla nostalgia per la propria terra di origine. Il protagonista di questo romanzo è un operaio calabrese che vive a Milano da quarant'anni. È sposato con una donna milanese e ha sei figli. Mancano pochi anni al pensionamento, e finalmente il suo sogno può realizzarsi: tornare nel paese calabrese dov'è nato, godere della luce del Sud, passare le giornate a guardare il mare. Nel frattempo, però, nella sua fabbrica si muore, Milano appare sempre più incomprensibile nel suo orrore sociale e urbanistico e "la peste" della modernità sembra aver tramortito ogni forma di fraternità. Lentamente si avvicina il giorno del ritorno, ma l'operaio calabrese non ha fatto i conti con i figli, che di andare a vivere in Calabria non ne vogliono sapere.

Sideways
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Pickett, Rex - I., Sparacimino

Sideways

Hacca, 16/09/2010

Abstract: Sideways, dal quale è stato tratto l'omonimo film, è la storia di un viaggio, una spensierata settimana di vacanza fra i vigneti della vallata californiana di Santa Ynez, a suggellare l'addio al celibato di Jack, dongiovanni esuberante, insieme all'amico di lunga data Miles, scrittore e grande esperto di vino. Seguendo le tappe di un percorso enologico, "l'ultima baldoria" dei due amici si rivela un'occasione di incontri che rischiano di sconvolgere i piani di matrimonio dell'uno e i progetti di una vita di solitudine e scrittura dell'altro. Così, fra rocambolesche e bizzarre situazioni comiche, il tempo passato assieme darà loro modo di riflettere sulla vita e sulle proprie aspirazioni e la passione per il vino diventa protagonista, metafora e riflesso di umori e modi di intendere la vita.

Il caratterista basilisco del cinema Scaturchio
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Petrocelli, Antonio

Il caratterista basilisco del cinema Scaturchio

Hacca, 14/07/2010

Abstract: Jonio Castellucci è davvero un personaggio che dice qualcosa di profondo sul nostro tempo. E un caratterista, un attore "minore", uno che fa cammei. E, insomma, un precario dell'arte. Quelli di Jonio Castellucci sono i pensieri nascosti e segreti di un saltimbanco del nostro tempo, di un artista epicureo che oscilla continuamente tra la massima "vivi nascosto" e l'impulso a trionfare sulle scene. Il romanzo di Antonio Petrocelli è la voce limpida e consapevole di un uomo del sottosuolo, è la spietata e divertente radiografia delle miserie, delle cattiverie, dei rancori, delle frustrazioni di un attore che, per troppe ingenuità e per troppi ideali, rimane ai margini dello star-system. Non mancano però scene esilaranti, fantastiche, surreali, a riprova del fatto che, probabilmente, la maschera di Jonio Castellucci è anche questo: quasi un cliché della istrionica tristezza del dietro le quinte di un attore "minore", poco ricordato dalle folle e spesso sottopagato da produttori rapaci. Il caratterista basilisco del Cinema Scaturchio è un inno al cinema e al teatro, ma anche un anatema contro la crisi del lavoro in Italia e contro le troppe meschinità della vita. È un romanzo sul disincanto dei primi venti autunnali. E sul disamore crescente. È, insomma, la storia di Jonio Castellucci, un personaggio indimenticabile dei bassifondi di Cinecittà.

Quando Mattei era l'impresa energetica. Io c'ero
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Accorinti, Giuseppe

Quando Mattei era l'impresa energetica. Io c'ero

Hacca, 21/07/2010

Abstract: Un altro saggio su Enrico Mattei? Si, è vero, ci sono già molti libri che lo raccontano inseguendo ipotesi rocambolesche di come sia morto, che lo esaminano e lo condannano sui temi della corruzione politica, che lo strapazzano tentando di analizzarlo dall'esterno. Questa volta però, Giuseppe Accorinti, quarantanni vissuti all'interno dell'Eni presenta Enrico Mattei per come lo ha conosciuto in azienda. Uno sguardo lucido & e riconoscente sul grande leader e manager nell'impresa energetica dello Stato, nel mondo degli affari interni e internazionali e soprattutto nei vari aspetti del business strategico, affinché si operi una ricostruzione necessaria e doverosa alla memoria presente e futura del i nostro Paese. Mattei inventò un nuovo modo di fare impresa dello Stato: la cultura Eni ricca di intuizione, di capacità, di visionarietà e lungimiranza internazionale che riuscì a riscattare l'Italia del dopoguerra dalla dipendenza energetica e non solo. Finalmente un racconto organico dei fatti che hanno accompagnato le sue più importanti sfide industriali. Da verniciatore di letti in ferro a capo dei Partigiani Cristiani a Parlamentare in seno al Governo De Gasperi, Enrico Mattei riuscì in una straordinaria parabola umana a realizzare il suo sogno, la fondazione dell'Eni il 20 gennaio 1953 e a esserne l'anima ispiratrice e il suo Presidente. Lasciamoci trascinare dalla trama di questa biografia esemplare tradotta dalla voce vicina e sincera di uno che allora "c'era".

Era di maggio
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De Seta, Cesare

Era di maggio

Hacca, 16/09/2010

Abstract: In questo suo primo romanzo Cesare de Seta affronta un tema che finora era stato toccato più volte dalla saggistica, ma molto di rado - a quel che ricordo - dalla narrativa. Il tema riguarda quel movimento giovanile che dal '68 dilagò in varie e spesso pittoresche manifestazioni in tutto il mondo, e che soprattutto in Italia e in Francia doveva assumere aspetti molto particolari. Sembra all'inizio che il romanzo di de Seta si tratti di una storia d'amore tra il protagonista e Sara, una ragazza talmente coinvolta nelle vicende del movimento studentesco da subordinare tutto, anche i privati sentimenti, alla sua passione ideologica. Ma quello scrutare di Fabrizio negli occhi misteriosi di Sara, quegli occhi tristi di cui non riesce ad afferrare nemmeno il colore, che gli trasmettono un senso "di vuoto e di attesa", ci comunicano sin dalle prime righe il punto di vista dell'autore nei confronti della realtà che ci vuole descrivere. E l'impenetrabilità di Sara e delle idee che lei fanaticamente manifesta ogni volta che Fabrizio cerca di parlare con lei alla luce del senso comune. Un romanzo coraggioso, questo di de Seta, un romanzo di formazione sotto certi aspetti, che non teme di confrontarsi con una realtà ancora scottante, una realtà ancora irrisolta, che ha lasciato ferite e nostalgie nel suo e nel nostro animo. (Raffaele La Capria)

Say «I love you»
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Materiale linguistico moderno

Hazuki, Kanae

Say «I love you» : [vol.] 1 / Kanae Hazuki

Bastiglia : GP Manga, 2010

  • Non prenotabile
  • Copie totali: 1
  • In prestito: 0
  • Prenotazioni: 0

Abstract: Per Mei Tachibana l'amicizia non è che una mera illusione. Fiducia e amore nel prossimo sono parole prive di significato: un significato rubato nel momento del tradimento e dell’abbandono da parte delle persone che considerava amiche. Ora, a 16 anni, Mei è vittima di scherzi e prepotenze di chi crede di sapere sempre tutto sugli altri. Come potrà fidarsi di Yamato, il ragazzo più popolare della scuola che sembra avere interesse proprio per lei? Quanto è lunga la strada e quanto coraggio ci vuole per aprirsi di nuovo alla vita e all'amore e poter dire finalmente “I love you”? Da Kanae Hajiki, uno shojo delicato e appassionante sull'amore e l'amicizia che ci farà battere il cuore e riflettere su noi stessi!

Lezioni di oncologia clinica
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Materiale linguistico moderno

Abbasciano, Vincenzo

Lezioni di oncologia clinica / Vincenzo Cataldo Abbasciano

Roma : Aracne, 2010

Abstract: Il volume comprende la trattazione delle neoplasie più frequenti, indirizzata a studenti di tutti i corsi di laurea in Medicina e anche a colleghi che sentano il bisogno di un ripasso rapido, semplice e sufficientemente completo delle neoplasie trattate. Sono stati presi in considerazione i tumori dell'apparato gastroenterico, del polmone e della mammella, iniziando dai fattori di rischio, continuando con l'anatomia patologica, la sintomatologia, l'iter diagnostico, la stadiazione e per concludere con cenni di terapia.