Gli altri hanno bisogno di noi, anche della nostra voce. Leggere ad alta voce è quindi un regalo, non solo da parte di un attore, ma anche da un genitore al figlio, o con un educatore in classe o un amico al tavolo. Che si tratti di un haiku o di una pagina di giornale, di una riflessione buffa su un social o di un racconto, fa sempre piacere ascoltare un buon lettore.
Accogliamo pertanto una proposta dal nostro gruppo di acquisto solidale ("nostro", solo perché in biblioteca ci lascia un utile contenitore per la raccolta dei tappi di sughero!), in contatto con i volontari del Circolo dei narratori, un progetto del Cerchio di gesso. Grazie al loro suggerimento faremo partire un corso (5 lezioni da 2h) per sperimentare le tecniche di lettura ad alta voce. Costituiremo un gruppo di volontari e ci sposteremo per “prestare” la nostra voce narrante. Dove? Per una serenata di lettura, nel giardino mentre si gusta la merenda, in una casa di riposo, lungo la pista ciclabile per fermare i velocipedi, per animare il giardino dei ciliegi regalatici di AIDO... Una volta fatto un po’ di esercizio, nessuno ci chiederà di salire sul palcoscenico, ma solo di regalare una bella lettura a chi vorrà ascoltarla.
Leggere ad alta voce è un po’ faticoso, soprattutto in un tempo in cui tutto scorre veloce e la lettura silenziosa lo fa risparmiare: le parole pensate non occupano tutto il tempo necessario per pronunciarle. Nell’antichità e fino al Medioevo si leggeva ad alta voce. Alcuni pensavano addirittura che la lettura silenziosa fosse solo per i pigri. 150 anni fa qualcuno pensava che le signore che leggevano in silenzio prima di dormire fossero inclini a pensieri immorali. Per fortuna adesso, quello che conta è leggere o farsi leggere. Le ragioni? Oltre al piacere di avere uno degli hobby più a buon mercato della terra? Oltre a imparare? A rafforzare la personalità? A costruire concetti? A memorizzare? A stimolare l’immaginazione? A sviluppare empatia? A diventare amici dei personaggi e fors’anche dello scrittore? Ad ampliare il vocabolario? A concentrarsi? Per fortificarsi? Per lasciarsii provocare dall’ignoto senza troppa paura? Per evadere? Sono solo alcune delle mille e una notte che possiamo vivere, sempre diverse, con il nostro amico-per-sempre: il libro.
Per pre-iscriversi (date e orari saranno concordati con il gruppo - minimo 12 partecipanti), telefonate pure al "Lanfranco", la nostra biblioteca 035 2059195.
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