TREVIOLO

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Scuola & Autori

Ogni anno scolastico porta con sè incontri con autori, scrittrici, illustratori e poeti.

Per l'anno scolastico 2023-2024 abbiamo incontrato in biblioteca:

  • Chiara Lossani
  • Giancarlo Migliorati

 

Gli alunni ci hanno inviato alcune riflessioni. Pubblichiamo un estratto della classe 1D scuola secondaria inferiore sull'incontro con Chiara Lossani 

  •  Quest'anno ho fatto il mio primo incontro con una vera scrittrice, Chiara Lossani. Già i giorni prima avvertivo una certa emozione, figuriamoci quel giorno!
  •  Ho ascoltato attentamente quello che aveva da dirci e la cosa che mi ha incuriosito è che ci ha messo tre anni per scrivere il libro (caspita quanto ci ha lavorato!).
  • Sono contenta di aver avuto la possibilità di conoscerla e di partecipare all'incontro. Spero che mi ricapiti un'esperienza simile!
  • L'incontro con la scrittrice mi è parso strano, perché non è una cosa da tutti i giorni incontrare una scrittrice. La cosa che più mi ha incuriosito è che lei preferisce stare nel suo ufficio per scrivere….
  • La cosa che mi è piaciuta di più è che non sapevo che alcuni personaggi fossero esistiti davvero.

Incontro con Guido Quarzo - maggio 2023


Abbiamo ospitato Guido Quarzo , scrittore di poesie, racconti e testi teatrali per bambini, vincitore di meritati premi e pedagogista.
Oltre agli incontri con le classi delle scuole primarie, all’appuntamento hanno preso parte le studentesse del liceo psicopedagogico.

Pagine Giovani ha pubblicato un articolo in merito: per leggerlo, clicca qui.

I libri di Guido Quarzo

Incontro con Chiara Lossani - Festival nuovi autori - febbraio 2023


Incontro con Chiara Lossani - Il commento del Consiglio comunale dei ragazzi, portavoce Anita Puglisi.

“Il 5 febbraio, noi membri del CCR abbiamo partecipato al Festival degli autori emergenti, tenuto in Biblioteca, come mediatori e intervistatori dell’ospite d’onore Chiara Lossani.
I due consiglieri Sofia e Mattia ed io abbiamo presentato brevemente la vita della scrittrice e le trame di tre dei suoi numerosi libri, così che gli altri consiglieri hanno potuto rivolgerle delle domande di vario tipo, sia riguardanti i suoi lavori, sia la sua vita personale. Credo sia stata una bellissima occasione, non solo per approfondire le nostre conoscenze ma soprattutto per aver incontrato una scrittrice per ragazzi di esperienza.
Mi ha colpito molto la personalità di Chiara e in alcuni suoi pensieri che ha condiviso mi sono ritrovata molto. Io penso che conoscere una persona di questo tipo sia sempre un’esperienza molto costruttiva, perchè lei ha espresso pareri molto interessanti: ad esempio parlando di Gandhi, di come lui ci tenesse a risolvere tutte le ingiustizie nel mondo senza ricorrere in nessun modo all’uso della violenza, di quanto fosse una persona calma e diplomatica e come riuscisse a trasmettere i suoi ideali in modo appassionato e convincente oppure parlando del libro “Fratelli” riguardante il razzismo e, infine, del libro “Dante, il mi babbo”, con il percorso della figlia di Dante che ci accompagna per tutto il racconto.
Due cose mi sono rimaste impresse principalmente: in primo luogo, ho notato come lei, nel momento in cui rispondeva anche a delle semplici domande, non lo facesse mai in modo scontato, ma in ogni singola parola che pronunciava ci mettesse passione e questo è stato fondamentale, perché ha reso molto più interessante l’ascolto, credo che sia bellissimo riuscire a parlare sempre con la luce negli occhi, sempre mettendoci l’anima e di conseguenza coinvolgere i presenti.

Inoltre l’ho sentita molto vicina a noi ragazzi, in quanto si immedesima nelle nostre prospettive e questo ha fatto sì che tutti e tre i libri trattassero temi realmente esistiti ma sotto il punto di vista dei ragazzi.

Per quanto riguarda le domande personali, mi è rimasta nella mente la sua risposta alla domanda “Quali sono stati i suoi momenti di Inferno, Purgatorio e Paradiso?”, a cui ha risposto che i suoi momenti di inferno, sono quelli in cui prevalgono la rabbia, la delusione... tutte le emozioni negative, mentre i momenti di purgatorio sono quelli in cui la negatività è ancora presente ma inizia a subentrare la speranza e infine quelli di paradiso sono intrisi di leggerezza e spensieratezza.
Ritengo che per rispondere in questo modo si sia presa del tempo per sé stessa e abbia riflettuto e quindi mi ha fatto capire che tutti dovremmo farlo… tralasciare tutto il resto ed esplorare un po’ il nostro mondo.

Infine alla domanda “Ha mai avuto il blocco della scrittrice?” lei ha risposto in modo affermativo, ma dicendo che nel momento in cui inizia piano piano a dare vita ai personaggi della storia, è quasi come se non fosse più lei a doverla scrivere, ma che loro stessi la prendessero per mano per condurla nella loro realtà.
Infine ci ha detto che riesce a superare tutti i momenti di stanchezza grazie alla scrittura e questo mi fa capire come sia importante trovare una passione che riesca a ridare la forza nei momenti più difficili che dobbiamo affrontare nella vita. Per concludere, l’incontro con Chiara è stato appassionante ed ha lasciato diverse perle di saggezza su cui meditare.”

I libri di Chiara Lossani

Incontro con Paola Zannoner - dicembre 2022


La Biblioteca di Treviolo ha partecipato con una serie di appuntamenti dedicati ai ragazzi, insieme all'Istituto comprensivo Cesare Zonca di Treviolo, a Libriamoci Off , l'iniziativa del Centro per il Libro e la Lettura (Cepell).
Dal 5 al 7 dicembre 2022, infatti, tutte le classi della scuola secondaria inferiore hanno incontrato la scrittrice Paola Zannoner: un'occasione per parlare del "mestiere di chi scrive" e di tanti temi che coinvolgono adolescenti e preadolescenti.
Qui il link univoco all'evento sul sito di Libriamoci.
La scrittrice ha incontrato le classi delle scuole secondarie inferiori e sono arrivate le prime lettere:

"Classe 1B : Un incontro speciale"


"Non ci aspettavamo che una scrittrice nota come lei fosse così simpatica e disponibile. Immaginate che ha risposto a tutte le nostre domande con chiarezza senza tralasciare particolari divertenti del suo lavoro e della sua vita. Ci ha spiegato che i suoi libri sono pubblicati in 52 lingue e che viene invitata a presentarli in Paesi lontani: ci ha detto che, quando scrive, per concentrarsi spegne il telefono e si isola nel suo studio. Per trovare l'ispirazione, cerca storie ascoltando le persone che incontra. Il suo modello è Virginia Wolf. E' stato davvero interessante conoscerla."

L'intervista è continuata anche per corrispondenza da parte di diverse classi. Ecco domande e risposte:

- Quale sarebbe il suo secondo lavoro ideale?
PAOLA ZANNONER: Sono molto fortunata perché il mio lavoro “ideale” è diventato reale: scrivere e studiare per realizzare le storie che immagino. Ci sono altri mestieri che amo, come l’illustratrice o pittrice, che prevedono una lunga e solida formazione oltre che naturalmente un talento che non ho. Diciamo perciò che mi accontento di aver realizzato un sogno.

- Chi l’ha ispirata nel fare la scrittrice?
PZ: La letteratura mi ha ispirata, le scrittrici del passato e del presente mi sono state di esempio a intraprendere una professione che ho sempre considerato di alto valore.

- Esiste un libro del quale non è pienamente soddisfatta? Perché?
PZ: I primi libri che ho scritto sono a mio parere acerbi e oggi li rifarei di sana pianta, per fortuna sono passati di moda e non si trovano più in commercio!

- Nel libro “Zorro nella neve”, non è chiaro se la nuova casa di Mary sia la sua e quindi ha adottato i cani o ha trasformato la casa in un vero e proprio canile.
PZ: Mary vive in un suo appartamento, scelto in base alle esigenze sue e dei suoi cani. In questo appartamento passa ovviamente molto tempo anche il suo fidanzato Luca e il suo cane.

- Come trova l’ispirazione adatta per scrivere? Quando scrive un nuovo libro ha già tutta la storia in mente o la elabora strada facendo? Quanto tempo impiega in media a scrivere un romanzo?
PZ: Bisogna mettersi in una posizione di osservazione e ascolto: le storie sono dappertutto. A un certo punto ne scelgo una di cui mi interessa approfondire il tema, il contesto, l’avventura che può scaturirne. Quando scrivo, a volte ho in mente tutta la storia compreso il finale (più facile nei racconti), a volte invece ho in mente il nucleo centrale e devo riflettere molto per giungere a un finale coerente. Il tempo varia a seconda della complessità della storia. L’ultimo romanzo che ho scritto (esce a fine mese febbraio 2023) mi ha impegnata per diversi mesi, perché è un'avventura ambientata in diversi Paesi del mondo e con implicazioni storiche su cui ho dovuto studiare non poco.

- Com'è cambiata la sua vita scrivendo?
PZ: Ho sempre scritto fin da bambina, è il mio modo per comprendere il mondo. La mia vita è cambiata con la pubblicazione e con i premi: ho potuto entrare in contatto con molte persone, e alcune sono state di impulso alla scrittura di nuovi romanzi, come è successo per La linea del traguardo e Zorro nella neve.

- Perché ha scelto il titolo: Sopra l’acqua sotto il cielo? Le nostre interpretazioni sono queste: che abbiamo bisogno di sfidare l’impossibile, come la legge di gravità; il bisogno di ribaltare le situazioni quando la realtà è disastrosa; vuole significare che tra cielo e terra ci sia un abbraccio continuo senza soluzione di continuità...
PZ: Le vostre interpretazioni sono bellissime e poetiche e le terrò da conto! Sopra l’acqua sotto il cielo è il ponte che si libra appunto “sopra l’acqua”, sfida alla gravità e unione tra due sponde. Ho pensato alla necessità di costruire e mantenere ponti tra popoli, paesi, sponde vicine e lontane.

- Ha mai scritto un libro sotto uno pseudonimo, magari per paura del giudizio degli altri?
PZ: No. Non mi piace nascondermi. Il giudizio c’è sempre e non è sempre positivo, ma a mio parere in questo mestiere bisogna affrontarlo, bisogna essere onesti e leali con chi legge.

- Abbiamo notato che il suo stile di scrittura è molto descrittivo, chiaro con frasi semplici e brevi, il lessico si adegua alle caratteristiche del personaggio e al tempo in cui è ambientato il testo. Inserisce molti dialoghi e il monologo interiore per esplicitare i pensieri dei personaggi. Com'è cambiato il suo stile dal suo primo libro ad oggi?
PZ: Direi che sono aumentate le descrizioni e le parti più introspettive. La mia scrittura tiene conto dei lettori che non sono adulti, ma giovanissimi e quindi interessati a certi temi anziché altri, pronti a identificarsi con personaggi che usano un linguaggio più vicino a loro. Inoltre bisogna non perdere di vista il contesto storico (nell’800 non si parlava come oggi…) e sociale (ambienti diversi, culture differenti, luoghi…).

- I contenuti presenti nei suoi romanzi sono spesso piuttosto forti, drammatici non solo lieti e superficiali, ad esempio dello sport paralimpico o della guerra, volevamo chiedere il motivo delle sue scelte e il perché sono temi così diversi tra loro.
PZ: Sono una persona curiosa e mi interessa conoscere e approfondire temi che mi colpiscono, com’è successo con il volontariato, la disabilità, la storia della desaparecion eccetera. Non sono una scrittrice di “serie”, mi annoio, trovo che questo mestiere abbia la grande libertà di raccontare tante storie diverse e di misurarsi anche con linguaggi diversi. Inoltre credo che la narrativa non sia puro intrattenimento, divertente o sorprendente, ma susciti curiosità, come succede a me, spinga ad approfondire e riflettere, sia insomma uno strumento di conoscenza.

- Nel secondo racconto di Sopra l’acqua sotto il cielo Camilla subisce la lesione dell’udito a causa dello scoppio di una bomba. Volevamo sapere se è simbolico o casuale il fatto che non recuperi completamente l’udito.
PZ: Una parola sola: simbolico.

- Tra tutti i suoi libri, a quale è più affezionata, quale preferisce o ritiene più importante, quale ha ricevuto più premi, quale ha venduto di più?
PZ: Non so dire quale sia il più importante perché lavoro a ogni romanzo con grande impegno e passione e li tengo tutti in considerazione. Sono i lettori e le lettrici a decidere quale sia il più interessante o più divertente, più importante. E' il pubblico che premia e alcuni libri hanno avuto un grande favore, come L’ultimo Faro, che ha preso il premio italiano più prestigioso.

- Perché non ha sviluppato i 4 racconti di Sopra l’acqua... in 4 romanzi e li ha mantenuti in formato breve?
PZ: Perché il progetto condiviso con l’editore era raccontare il “secolo breve” con 4 storie brevi, collocati a distanza di un trentennio l’una dall’altra, 4 momenti storici fondamentali (le 2 guerre, il terrorismo, l’immigrazione). Sono partita da “Quel giorno pioveva”, pubblicato prima come racconto da solo, e poi diventato uno dei 4 momenti storici del volume.

I libri di Paola Zannoner

Incontro con Monica Marelli- maggio 2022


Per Treviolo si tratta di un nome nuovo, ma non lo è per l'ambito editoriale.
Fisico in quanto a studi, illustratrice per passione, giornalista come lavoro, stiamo parlando di Monica Marelli, da noi invitata con uno specifico dress code, quello di divulgatrice scientifica per ragazzi e quindi di autrice di libri a loro dedicati.
“Tra la fisica del miao”, “Hanno taggato Biancaneve” e con altri libri ancora, la Marelli fa continui riferimenti a Einstein, alla quantistica e al gatto di Schrödinger con un sano umorismo anglosassone.
Parlare di fisica si può a tutti i livelli e affrontarla in maniera comprensibile è una necessità per tutti.

Sono state le classi della scuola secondaria inferiore a beneficiare di questi incontri in biblioteca con l'autrice.
Dapprima abbiamo scoperto insieme come si scrive un libro di divulgazione scientifica e preparato le domande chiave per l’intervista, poi abbiamo incontrato personalmente la Marelli (e il suo gatto!): nel nostro Maggio dei libri abbiamo deciso quindi di “disturbare” un po’ la fisica classica e di riportare la scienza al suo primo legame, quello con la filosofia in conversazione con le nuove generazioni.

Per approfondimenti sull'autrice:
- il blog di Monica Marelli
- la pagina Facebook di Monica Marelli

I libri di Monica Marelli