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× Nomi Eco, Umberto
× Data 2015

Trovati 4 documenti.

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Eco, Umberto

Numero zero

Bompiani, 09/01/2015

Abstract: Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all'informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant'anni sullo sfondo di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell'ombra Gladio, la P2, l'assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, vent'anni di stragi e di depistaggi, un insieme di fatti inspiegabili che paiono inventati sino a che una trasmissione della BBC non prova che sono veri, o almeno che sono ormai confessati dai loro autori. E poi un cadavere che entra in scena all'improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano. Un'esile storia d'amore tra due protagonisti perdenti per natura, un ghost writer fallito e una ragazza inquietante che per aiutare la famiglia ha abbandonato l'università e si è specializzata nel gossip su affettuose amicizie, ma ancora piange sul secondo movimento della Settima di Beethoven. Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l'incubo sia finito. Una vicenda amara e grottesca che si svolge in Europa dalla fine della guerra ai giorni nostri.

La filosofia e le sue storie. L'antichità e il Medioevo
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Eco, Umberto - Fedriga, Riccardo

La filosofia e le sue storie. L'antichità e il Medioevo

Laterza, 07/01/2015

Abstract: Un viaggio appassionante attraverso la storia del pensiero filosofico, dall'antica Grecia al Medioevo. Un viaggio inconsueto che unisce le idee alla cultura materiale, le forme del ragionare alla società e al modo di vivere, la filosofia alla storia, all'arte, alla scienza."C'è una ragione culturale per cui una storia della filosofia inizia dai Greci. È stato il pensiero greco a formare il modo di pensare del mondo occidentale e solo comprendendo che cosa avessero pensato i Greci noi possiamo capire come abbiamo continuato a pensare negli ultimi tre millenni circa. Anche se tutto il pensiero occidentale fosse sbagliato, occorrerebbe conoscerlo per capire da dove veniamo e che cosa siamo". Inizia dai presocratici La filosofia e le sue storie perché "se, come dirà poi Aristotele, la filosofia nasce da un atto di meraviglia di fronte al mistero delle cose che ci circondano, da atti di meraviglia nascono le dottrine di Talete, di Anassimandro e di Anassimene". Il viaggio prosegue nel pensiero antico, greco, latino, cristiano, medievale, fino all'ultima tappa nei primi anni del Trecento, generosi di novità. "Nova è la musica, moderni i seguaci del pensiero di Guglielmo di Ockham, nova è la pittura di Cimabue e Giotto. I maestri percorrono l'Europa e, in una lingua comune, insegnano le loro conclusioni nelle università di Parigi, Oxford, Bologna, Erfurt. Cresce il bisogno di filosofia e il sapere esce anche dalle aule universitarie per aprirsi alle novità e alle esigenze della società".

La filosofia e le sue storie. L'età moderna
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Eco, Umberto - Fedriga, Riccardo

La filosofia e le sue storie. L'età moderna

Laterza, 27/03/2015

Abstract: Un viaggio appassionante attraverso la storia del pensiero filosofico dall'Umanesimo a Kant. Un viaggio inconsueto che unisce le idee alla cultura materiale, le forme del ragionare alla società e al modo di vivere, la filosofia alla storia, all'arte, alla scienza.L'Umanesimo non è una rottura brusca, non è un totale cambio di paradigma tra Medioevo e Rinascimento. Piuttosto una nuova concezione del rapporto uomo-Dio-mondo, con l'uomo centro attivo, protagonista e misura di tutte le cose. Tra Quattrocento e Cinquecento inizia una nuova era, un'epoca di rinnovamento nella quale prende forma la convinzione che l'ordine del mondo non sia immutabile e che tocchi all'uomo trasformarlo. Il Seicento, secolo di disordine e di instabilità, di inquietudine e di spaesamento, secolo della scienza e delle grandi utopie, guida gli uomini negli anni d'oro della cultura europea. Ed è nel Settecento che la luce della ragione, il filtro spietato dell'investigazione critica si impone a ogni livello di indagine. A cerniera tra due secoli, il pensiero di Kant: non tanto nel senso che propone "una nuova visione rispetto ai problemi discussi dalla filosofia che lo ha preceduto, ma perché influenza radicalmente il corso della filosofia successiva. I grandi dibattiti filosofici del XIX secolo potranno essere intesi solo come risposta a Kant". Ci accompagnano in questo viaggio veri e propri giganti del pensiero filosofico, delle scienze e delle arti.Hanno contribuito a questo volume: Laura Barletta, Vittorio Beonio Brocchieri, Enrico Berti, Lorenzo Bianchi, Luca Bianchi, Francesco Bianchini, Giulio Blasi, Luciano Bottoni, Alberto Burgio, Giuseppe Cacciatore, Federica Caldera, Mario Carparelli, Francesco Cerrato, Antonio Clericuzio, Arrigo Colombo, Silvia Contarini, Paolo Conte, Pietro Corsi, Matteo d'Alfonso, Giuseppe D'Anna, Umberto Eco, Germana Ernst, Riccardo Fedriga, Claudio Fiocchi, Luca Fonnesu, Elio Franzini, Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, Francesco Giampietri, Roberto Leydi, Roberto Limonta, Fosca Mariani Zini, Vittorio Morfino, Gianluca Mori, Massimo Mori, Massimo Mugnai, Cecilia Muratori, Anna Ottani Cavina, Gianni Paganini, Nicola Panichi, Cristina Paoletti, Roberto Pellerey, Luca Pinzolo, Riccardo Pozzo, Paolo Quintili, Ezio Raimondi, Silvia Rodeschini, Silvia Ronchey, Paola Rumore, Elisabetta Scapparone, Antonio Senta, Stefano Simoncini, Mariafranca Spallanzani, Giorgio Stabile, Walter Tega, Nicoletta Tirinnanzi, Corrado Vivanti, Paola Zanardi.

Linus. Storia di una rivoluzione nata per gioco
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Interdonato, Paolo - Eco, Umberto

Linus. Storia di una rivoluzione nata per gioco

Rizzoli Lizard, 02/04/2015

Abstract: Il miracolo economico italiano ha ormai esaurito la sua corsa quando l'intellettuale milanese Giovanni Gandini raduna un gruppo di amici nei locali della libreria gestita dalla moglie Anna Maria e dalle sue socie LauraLepetit e Vanna Vettori. Il negozio diviene così il punto di incontro di personalità del calibro di Oreste del Buono, Vittorio Spinazzola, Umberto Eco, Elio Vittorini: i primi, in Italia, a riservare uno sguardo al contempo colto e affettuoso al fumetto, a promulgare un'idea autoriale di un mezzo capace di raccogliere, registrare e spesso anticipare i fenomeni più interessanti, le sperimentazioni e le avanguardie. Insieme a questa squadra di avidi e curiosi lettori, Gandini inventa "Linus", un giornale come non se ne erano mai visti prima, capace di intercettare le trasformazioni sociali e di guardare al fumetto e all'illustrazione in un modo del tutto nuovo.