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× Data 2019
× Paese Germania
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× Nomi De Luca, Erri

Trovati 74 documenti.

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La natura esposta
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De Luca, Erri

La natura esposta

Feltrinelli Editore, 01/09/2016

Abstract: Un uomo di molti mestieri è incaricato di un delicato restauro. La statua del crocefisso contiene segreti che si rivelano solo al tatto. Bisogna risalire a diverse nudità per eseguire. C'entra una città di mare e un villaggio di confine, un amore d'azzardo e una volontà di imitazione.

Il più e il meno
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De Luca, Erri

Il più e il meno

Feltrinelli Editore, 11/05/2017

Abstract: Il più e il meno sono segni della contabilità, della partita doppia dare/avere. Qui riguardano lo scorrere del tempo. Il Più è già arrivato, era un vento di corsa alle spalle spingendo innanzi, sparecchiando tavole, sfrattando inquilini, stringendo appigli e libri. Il Più è stato giovane e indurito come un callo. Il Meno governa il presente e mantiene quello che dice. Il Meno è sobrio, risoluto perché deve condurre fino in fondo."Ho saputo da me che per scrivere bisogna stare sgomberi, sfrattati, come alloggi in cui arrivano le storie, a carovane zingare in cerca dello spazio di nessuno.""Avevo saputo quel giorno la notizia certa che la scrittura era campo aperto, via di uscita. Poteva farmi correre dove non c'era un metro per i piedi, mi scaraventava al largo mentre me ne stavo schiacciato sopra un foglio. Sono uno che si è messo a scrivere da quel giorno, per forzare le chiusure intorno."

Diavoli custodi
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De Luca, Erri - Mendini, Alessandro

Diavoli custodi

Feltrinelli Editore, 14/09/2017

Abstract: Dall'incontro di due personalità eccezionali nasce un libro unico e prezioso, che affianca a trentasei disegni (in bianco e nero e a colori) dell'artista Alessandro Mendini altrettanti racconti di Erri De Luca. Si comincia con un'illustrazione, sulla pagina a sinistra, da cui poi il racconto posto al fianco prende liberamente l'abbrivio ("Qui l'immagine," scrive De Luca in apertura, "ha la precedenza e da lei ha origine la pagina di destra"), e così si prosegue fino alla fine, dove l'ultimo racconto – sull'indifferenza – ha la forza di far scaturire a propria volta il disegno che chiude il volume.Erri De Luca e Alessandro Mendini, iniziando quasi per gioco e poi via via stabilendo fra loro un dialogo di forme e parole serrato e ricco di senso, tracciano sulla pagina le proprie paure, le tentazioni, le fiere ostinazioni, e tutto un campionario di "mostruosità terrestri". E dunque, a ben vedere, compongono anche un libro di piccoli eroismi che scandaglia, attraverso percorsi sorprendenti, tutt'altro che logici e prevedibili, il nostro più profondo sentire: facendoci avvertire il fiato dei mostri sbrigliati dietro le spalle e al contempo consegnandoci le chiavi del serraglio dentro cui tenerli a bada.A ispirarli nelle loro opere i disegni di una serie di mostri, alcuni buffi altri minacciosi, tracciati da Pietro, un bambino caro a entrambi.

La faccia delle nuvole
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De Luca, Erri

La faccia delle nuvole

Feltrinelli Editore, 31/08/2017

Abstract: Continua il dialogo tra Miriàm e Iosèf. Continua con il loro esilio in Egitto, il bambino carico di doni e di pericoli. Oro, incenso, mirra e scannatori di Erode, il Nilo e il Giordano, la falegnameria e la croce: la famiglia più raffigurata del mondo affronta lo sbaraglio prestabilito. "In ogni nuova creatura si cercano somiglianze per vedere in lei un precedente conosciuto. Invece è meravigliosamente nuova e sconosciuta. Ogni nuova creatura ha la faccia delle nuvole."

La Natura Esposta
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De Luca, Erri

La Natura Esposta

Feltrinelli Editore, 11/01/2020

Abstract: Un uomo di molti mestieri è incaricato di un delicato restauro. La statua del crocifisso contiene segreti che si rivelano solo al tatto. Bisogna risalire a diverse nudità per eseguire. C'entra una città di mare e un villaggio di confine, un amore d'azzardo e una volontà di imitazione."Fu attesa l'ora del tramonto, per l'effetto di luce arrossata sopra il marmo. Prese aspetto di carne, le ombre mossero le forme."

Il giro dell'oca
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De Luca, Erri

Il giro dell'oca

Feltrinelli Editore, 04/10/2018

Abstract: Una sera, mentre rilegge Pinocchio, un uomo sente la presenza del figlio che non ha avuto, il figlio che la madre – la donna con cui in gioventù lo concepì – decise di abortire. Alla fiamma del camino, il figlio gli appare già adulto, e quella presenza basta "qui e stasera" a fare la sua paternità.Per tutta la notte, al figlio "estratto da una cena d'inverno" lui racconta "un poco di vita scivolata". E così ecco l'infanzia napoletana, la nostalgia della madre e del padre, il bisogno di andare via, di seguire la propria libertà, le guerre trascorse ma anche i baci che ha dato… Fino a che il figlio, da muto che era, prende la parola e il monologo diventa un dialogo, che indaga su una vita, sugli affetti, sulle scelte fatte, sui libri letti e su quelli scritti, sull'importanza delle parole e delle storie. Un'indagine che, più che tracciare un bilancio, vuol essere scandaglio, ricerca interiore – quasi una rivelazione.Con Il giro dell'oca Erri De Luca scrive la sua storia più intima.

In nome della madre
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De Luca, Erri

In nome della madre

Feltrinelli Editore, 22/05/2021

Abstract: "L'adolescenza di Miriam/Maria smette da un'ora all'altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo. Qui c'è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa."L'enorme mistero della maternità. Una lettura della storia di Maria che restituisce alla madre di Gesù la meravigliosa semplicità di una femminilità coraggiosa, la grazia umana di un destino che la comprende e la supera. De Luca al vertice della sua sapienza narrativa.

Il peso della farfalla
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De Luca, Erri - Serio, Andrea

Il peso della farfalla

Feltrinelli Editore, 19/11/2022

Abstract: Il re dei camosci è un animale ormai stanco. Solitario e orgoglioso, da anni ha imposto al branco la sua supremazia. Forse è giunto il tempo che le sue corna si arrendano a quelle di un figlio più deciso. È novembre, tempo di duelli: è il tempo delle femmine. Dalla valle sale l'odore dell'uomo, dell'assassino di sua madre.Anche l'uomo, quell'uomo, è in là negli anni, e gran parte della sua vita è passata cacciando di frodo le bestie in montagna. E anche quell'uomo porta, impropriamente, il nome di "re dei camosci" per quanti ne ha uccisi. Possiede un Trecento Magnum e una pallottola da undici grammi: non ha mai lasciato una bestia ferita, l'ha sempre abbattuta con un solo colpo.In questo racconto, pubblicato originariamente nel 2009 e ora arricchito da un testo inedito e dalle intense illustrazioni di Andrea Serio, Erri De Luca spia l'imminenza dello scontro, di un duello che sembra contenerli tutti. Lo fa entrando in due solitudini diverse: quella del grande camoscio fermo sotto l'immensa e protettiva volta del cielo e quella del cacciatore, ladro di bestiame, che non ha mai voluto mettersi in mostra per rapire l'attenzione delle donne, per vincere la battaglia con gli altri uomini."In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove," dice De Luca. E qui si racconta, per l'appunto, di questi due animali che si fronteggiano da una distanza sempre meno sensibile, fino alla pietà di un abbraccio mortale.Una farfalla bianca sta sul corno del re dei camosci.Un fucile sta a tracolla del vecchio cacciatore di montagna.Li attende un duello differito negli anni.Più che la loro sorte, si decide la verità di due esistenze opposte.

Impossibile
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De Luca, Erri

Impossibile

Feltrinelli Editore, 07/01/2023

Abstract: Si va in montagna da soli per starsene da minuscoli dentro le immensità di natura. Molte le variabili in salita, dall'incontro con una cerva all'attraversamento di una foresta sradicata dal vento. Unico il caso di due che si ritrovano in un passaggio esposto a decenni di lontananza dalla fine della loro amicizia.Qui c'è il verbale del loro avvenimento. Il loro impossibile non avviene come fulmine a cielo sgombro, ma come crollo di valanga per lento accumulo di tempo sopra un pendio. Se ne occupa un magistrato che deve ricostruire, insieme al presente, anche un passato sconosciuto.

A grandezza naturale
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De Luca, Erri

A grandezza naturale

Feltrinelli Editore, 15/04/2021

Abstract: "In queste pagine unisco," chiarisce De Luca nell'Introduzione, "storie estreme di genitori e figli." La narrazione si rinsalda nelle radici della storia tramandata: si inizia da Isacco, naturalmente, dalla mancanza di legittima difesa contro il padre – la legatura di Isacco, in ebraico così ci si riferisce a quello che noi di solito chiamiamo "il sacrificio", perché quel nodo stretto fra lui e Abramo è irreparabile. Nodo che sembra potersi sciogliere solamente diventando a propria volta genitori, "passaggio che fa scordare e slega dallo stato di figlio". Come succederà a Chagall, dopo aver dipinto il ritratto del padre – struggente il racconto dell'opera in queste pagine –, e come invece non potrà fare la figlia del vecchio nazista, nel tentativo estremo di mettersi al riparo dal torto del soldato scegliendo di non procreare. E come non succederà a chi racconta, rimasto figlio – nelle orecchie ancora il suono della camicia lacerata del padre come atto di dolore, rumore "amplificato a squarcio", reazione al suo allontanamento da casa. Tuttavia proprio per ciò egli è il narratore ideale di queste storie: "Ne sono estraneo a metà: senza essere padre, sono rimasto necessariamente figlio. Non ho sperimentato la responsabilità, la protezione, la prova di educare. Non cambio comportamento con un giovane o un anziano. Da figlio li considero alla pari, dei contemporanei. Da lettore e da scrittore lo divento delle storie che ho davanti".In A grandezza naturale Erri De Luca attraversa, "per esempi e dal basso", con il suo sguardo personale, con la sensibilità esperta e soprattutto con la prosa essenziale e stratificata, il rapporto cardinale alle origini dell'umanità e di ogni storia che si voglia raccontare.

Spizzichi e bocconi
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De Luca, Erri

Spizzichi e bocconi

Feltrinelli Editore, 31/03/2022

Abstract: "Il cibo ha una storia spaventosa, eroica, miracolosa. La scrittura sacra contiene narrazioni di provviste dal cielo. La parola fame è stata più temuta della parola guerra, della parola peste, di terremoti, incendi, inondazioni. Si è ammansita presso di noi l'ultima virata di bordo del secolo, permettendo insieme alla medicina la prolunga inaudita dell'età media. Si è costituita una scienza dell'alimentazione. Lentamente le porzioni si sono trasformate in dosi, le etichette forniscono l'apporto in calorie. Sono di un'epoca alimentare precedente a questa, basata sulla scarsa quantità e varietà. Mi è rimasto in bocca un palato grezzo, capace di distinguere il cattivo dal buono, ma povero di sfumature intermedie. Ho le papille del 1900. Qui ci sono storie mie di bocconi e di bevande, corredo alimentare di un onnivoro." Così scrive nella premessa Erri De Luca, che subito ci conduce con il suo stile inconfondibile fra odori e sapori che raccontano di lui ma anche di un mondo perduto di pranzi della domenica al profumo di ragù, di pasti consumati in cantiere e nei campi base in ascesa sulle vette, e di osterie, dove le generazioni si mischiavano, "stanze di popolo". Un mondo che si fa materia e trasmissione di cultura anche grazie alle ricette di sua nonna Emma e della zia Lillina, fedelmente trascritte dalla cugina Alessandra Ferri e condivise con i lettori in questo libro prezioso. Le pagine trovano infine felice contrappunto in alcuni interventi del biologo nutrizionista Valerio Galasso, che riprende dal punto di vista scientifico queste storie di cibo familiare, approfondendone il valore e offrendo una chiave per un sano comportamento alimentare.

Gesù e Giuda
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Oz, Amos - Mantovani, Vincenzo - De Luca, Erri

Gesù e Giuda

Feltrinelli Editore, 21/04/2022

Abstract: Chi è Gesù per un ebreo? E Giuda? Se la figura di Giuda è alla base dell'antisemitismo cristiano, possiamo immaginare che la relazione fra Gesù e Giuda sia stata diversa da quella raccontata finora?Introdotto da Erri De Luca, Amos Oz ci regala una rilettura brillante, inedita, iconoclasta, irriverente, romantica e personale delle figure di Gesù e Giuda.

A grandezza naturale
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De Luca, Erri

A grandezza naturale

Feltrinelli Editore, 18/10/2022

Abstract: "Noi pensammo di superare i padri come si oltrepassa un ostacolo. Ma Isacco supera suo padre lasciandosi legare, sovrastare.""Ho iniziato queste pagine da un ritratto di Marc Chagall che raffigura suo padre a grandezza naturale, uno a uno. Lo fece a memoria e a distanza. Tra genitori e figli si apre la frattura di spazio e di tempo. Si allontanano anche abitando sotto lo stesso tetto. Qui passa tra loro la relazione tra due capi della stessa corda. In matematica esiste una complicata Teoria dei nodi. In narrativa esiste tra genitori e figli l'innumerevole narrativa dei nodi. La più conosciuta, estrema, lega e slega Isacco e Abramo su una cima deserta e desolata. Da figlio ho praticato lo scioglimento brusco, alla maniera di Alessandro con il nodo di Gordio. Lo aprì con un colpo di spada, che non è la soluzione dell'enigma, ma la sua negazione. Da figlio ho creduto di poter ignorare il vincolo, fare come se i miei fossero degli adottivi occasionali. È stata presunzione da pagare successivamente con il debito a vita.Si attraversa un'età di rinnegamento degli affetti. Perfino il protagonista dei Vangeli non volle riconoscere in pubblico sua madre. La sua missione comportava l'azzeramento della vita precedente. Negli atti di libertà presi e tenuti dalla mia generazione politica c'era l'impronta inevitabile dell'ingratitudine. Nelle tempeste affettive, dentro un bicchiere d'acqua o nell'oceano, non si diventa più grandi né minori di chi ci ha preceduto. Ci si trova alla fine in un ritratto a grandezza naturale."E.D.L.

Le regole dello Shangai
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De Luca, Erri

Le regole dello Shangai

Feltrinelli Editore, 16/05/2023

Abstract: Lei è una giovane gitana che nella notte del suo fidanzamento scappa dalla famiglia per sottrarsi al matrimonio combinato con un uomo anziano, lui è un orologiaio che stava campeggiando sul confine e la accoglie nella tenda. Inizia così un incontro che finirà per modificare i destini di entrambi, uno scarto nel gioco, un bastoncino che si muove. Un "e invece", "dev'essere così per ogni storia: la continua interferenza dell'invece". Una interferenza, la loro, fatta di tante parole dette, dialoghi notturni sugli uomini e sulla vita, uno scambio di saperi e di visioni – lei che crede al destino, ai segni, al dio delle cose, che addestrava un orso e lo amava come il migliore degli amici; lui che si sente un ingranaggio dentro la macchina del mondo e che quel mondo interpreta con le regole dello Shangai, come se giocare fosse un modo per sciogliere il caos. Erri De Luca scrive un libro denso e lieve, dove ogni parola socchiude significati più profondi, ogni frase è una porta di accesso prima di tutto a sé stessi, e nel farlo ci invita a un gioco calmo, paziente e lucido, dove a ogni mossa ciascun elemento può rovesciarsi e cambiare senso all'insieme.

A schiovere. Vocabolario napoletano di effetti personali
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De Luca, Erri - Serio, Andrea

A schiovere. Vocabolario napoletano di effetti personali

Feltrinelli Editore, 31/10/2023

Abstract: Chiamarlo vocabolario è davvero poco, perché in queste 101 voci di dialetto napoletano Erri De Luca innesta la cultura e la storia di un'intera città e dei suoi abitanti, con la penna e lo sguardo che invece sono solo suoi. Lo fa liberamente, muovendosi da una parola all'altra in maniera apparentemente casuale – "a schiovere", come si dice a Napoli, a vanvera –, eppure tutto si tiene perché quelle parole si fanno racconti. Così la voce "Maruzze" (lumache) dà il la per una pagina sull'arte di scherzare con la fame e la miseria di Totò e Eduardo De Filippo; l'"Artéteca" (esuberanza) ci fa sentire la densità umana e "l'aria ispessita" di Napoli; una parola rara del dialetto, "Sbafantiello", rievoca la canzone 'O guarracino, e sembra quasi di sentirla nelle orecchie, questa canzone celeberrima e anonima, come se l'autore fosse il popolo napole-tano tutto. Proprio come era stato, ricorda De Luca alla voce "Iamm'", per Le quattro giornate di Napoli, il film di Nanni Loy sull'insurrezione popolare che cacciò i nazisti alla fine del settembre del 1943, dove mancano i titoli di coda con i nomi degli attori, proprio a significare che la rivolta era stata anonima e di popolo: "Il grido Iamm' sulle barricate e altrove non ha bisogno di aggiungere nomi". A ciò si uniscono i ricordi dell'autore, come la volta in cui suo padre riuscì a pescare "un purpo" e nel mostrarlo a sua madre l'animale le imbrattò d'inchiostro il costume nuovo... il padre, "conoscendola, si dette alla fuga senza neanche supplicare una scusa. E il po-lipo approfittò della crisi coniugale per rientrare in acqua". Ad accompagnare le parole e i racconti, usciti sull'omonima rubrica settimanale del "Corriere del Mezzo-giorno", i disegni al tratto di Andrea Serio. Un regalo per i napoletani e per tutti, perché Napoli è un ombelico della terra, nodo di nascita e di separazione da un vulcano.

E disse
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De Luca, Erri

E disse

Feltrinelli Editore, 01/01/2013

Abstract: "Era felice al vento, lo accoglieva in ascolto. Era di quelli che afferrano una frase dove gli altri intendono solo un chiasso."Mosè, primo alpinista, è in cima al Sinai. Inizia così il suo corpo a corpo con la più potente manifestazione della divinità.E disse: con questo verbo la divinità crea e disfa, benedice e annulla. Dal Sinai che scatarra esplosioni e fiamme, vengono scandite le sillabe su pietra di alleanza. Nell'impeto di un'ora di entusiasmo un popolo di servi appena liberati si sobbarca di loro: "Faremo e ascolteremo". Luogo di appuntamento è il largo di un deserto, dove la libertà è sbaraglio quotidiano. Notizia strepitosa: nell'antico Ebraico, madrelingua, le parole della nuova legge sono rivolte a un tu maschile. Le donne guardano con tenerezza gli uomini commossi e agitati. Il dito scalpellino che scrive in alto a destra: "Anokhi", Io, è il più travolgente pronome personale delle storie sacre.

Non ora, non qui
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De Luca, Erri

Non ora, non qui

Feltrinelli Editore, 10/12/2010

Abstract: "Mi torna alla mente il passato con parvenza di intero, per un bisogno di appartenenza a qualcosa, che stasera mi spinge verso di esso, verso una provenienza." Questo breve ed intenso primo libro di Erri De Luca porta già impressi in ogni frase - mi sembra - i segni di un vero scrittore: un tono di voce che appena si coglie diventa inconfondibile, e la integrità di uno sguardo che sa mettere nel giusto fuoco i pensieri e i sentimenti. Qui la memoria non è consolazione, ma è un dramma, e il tempo gioca un suo gioco crudele stabilendo distanze insormontabili tra chi narra e la materia del proprio racconto. Una luce bianca e densa come quella che filtra da nuvole alte bagna queste pagine. E' la luce in cui il protagonista de Il posto delle fragole di Bergman vedeva i propri genitori ancor giovani intenti a pescare con la canna sulle rive di un lago. Leggendo questo libro che rievoca i momenti di un'infanzia trascorsa a Napoli e per sempre scomparsa, ho ripensato a quell'immagine struggente che dice con assoluta e trasparente immediatezza il dolore per la vita che tutto cancella e ci rende estranei a noi stessi e al nostro passato..

Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo
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De Luca, Erri

Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo

Feltrinelli Editore, 12/11/2010

Abstract: Un poema. Un grande romanzo in versi. Erri De Luca obbedisce all'urgenza lirico-tragica ampiamente presente nella sua scrittura e disegna un paesaggio sociale, umano profondamente interiorizzato. L'opera è scandita in due parti: una prima parte (Solo andata), di schietta intonazione epico-narrativa, la seconda (Visite) più lirica, aforistica e, ancora una volta, narrativa.Solo andata ripercorre il viaggio di un gruppo di emigranti clandestini dall'Africa ai "porti del nord", arieggia i cori dell'antica tragedia, che raccontano gli avvenimenti (o vi alludono) e insieme li commentano, accompagnandoli con partecipazione anche quando il punto di vista è solo quello del testimone. La dizione è secca, scabra, e nulla concede alla retorica lagrimosa cui queste vicende spesso si prestano, né ai piaceri del verso, che è soprattutto cadenza, perfetta nel "dare ritmo" al dramma di questo viaggio senza tempo. Seguono versi che ora lasciano emergere uno stato d'animo, ora un ricordo, ora di nuovo un fatto di attualità o una riflessione di carattere politico o sociale. Ma sempre Erri De Luca – che in questo libro tocca i vertici espressivi che, partendo da altre premesse, ha raggiunto Amos Oz in Lo stesso mare – è capace di mettere a fuoco, con un'immagine o un'espressione non scontata, la realtà cui allude, e di mostrarcene la valenza poetica anche là dove la materia appare più refrattaria a essere riscattata. Un testo che farà discutere, che coinvolgerà i lettori. Comunque una svolta significativa nella scrittura di Erri De Luca.Dicono siamo sud. No, veniamo dal parallelo grande, dall'equatore centro della terra.La pelle è annerita dalla più dritta luce,ci stacchiamo dalla metà del mondo, non dal sud. .

In nome della madre
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De Luca, Erri

In nome della madre

Feltrinelli Editore, 18/10/2010

Abstract: L'adolescenza di Miriam/Maria smette da un'ora all'altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo. Qui c'è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa. Qui c'è l'amore smisurato di Giuseppe per la sposa promessa e consegnata a tutt'altro.Miriam/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito partorendo da sola in una stalla. Ha taciuto. Qui narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo.La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille.Erri De Luca.

Tre cavalli
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De Luca, Erri

Tre cavalli

Feltrinelli Editore, 19/10/2010

Abstract: Tre anni una siepe, tre siepi un cane, tre cani un cavallo, tre cavalli un uomo.Se questa è la durata assegnata, qui si narra il corso dei primi due cavalli della vita di un uomo. Partito da ragazzo per amore in Argentina, si butta nella furiosa guerra clandestina contro la dittatura quando gli ammazzano la sposa. Scende in fondo all'America per salvarsi la vita inseguita e impara il rovescio geografico del mondo: quello toccato non è il fondo delle ultime terre, ma il culmine delle prime. Il sud è il cappello, non le scarpe, del mondo. Molti anni e molta fortuna dopo, una donna in Italia gli rinnova in corpo l'amore e l'Argentina insanguinata dei vent'anni. Fa il giardiniere, capisce gli alberi e la solitudine. Da un africano immigrato impara che il futuro è pieno di avvisi e che la gratitudine sta tra un coltello e una fioritura. Chi cerca in quest'uomo un verbo rivolto al passato non lo troverà. Come l'amore, possiede solo il tempo presente..