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Trovati 3 documenti.

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L'atelier del costume
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Materiale linguistico moderno

Mastrogiacomo Chiazzaro, Graziella

L'atelier del costume : quaderno operativo di educazione all'immagine : arte e costume / Graziella Mastrogiacomo Chiazzaro

Bergamo : Lubrina Bramani, 2022

Abstract: Quaderno operativo di educazione all’immagine, arte e costume, rivolto a bambine/i e a ragazze/i che permette loro di conoscere in modo un po’ insolito ma accattivante alcune importanti e meravigliose opere della storia dell’arte e del costume del XV al XVI secolo, universalmente note e cosi ben custodite nella Pinacoteca dell’Accademia Carrara di Bergamo. Attraverso strumenti didattici appositamente pensati e proposti da questo libro i giovani lettori ne diventano prima conoscitori curiosi e poi interpreti. Il testo contiene tracce di lavoro: numerosi modelli che, sviluppati su carte, cartoncini e altro, permettono di ricreare costumi di re, regine, paggi, dame e cavalieri, nobili signori e tanto altro ancora, dipinti dall’abile pennello di grandi artisti come Bonifacio e Ambrogio Bembo, Antonio Pisano detto Pisanello, Andrea Mantegna, Vittore Carpaccio, Lorenzo Lotto, Giovan Battista Moroni. Per un avvicinamento alla cultura e all’arte, il più possibile piacevole e coinvolgente. Nel libro sono presenti, a titolo esemplificativo, alcune realizzazioni dei personaggi che vestono i costumi ripresi dai dipinti della Carrara, creati da ragazzi di diverse scuole del territorio.

Una presenza che sfugge
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Materiale linguistico moderno

Taçi, Durim

Una presenza che sfugge / Durim Taci

Bergamo : Lubrina Bramani, 2021

Abstract: Una cronaca scritta in tre settimane da Bergamo, la città più colpita in Europa dal Covid-19, ma gli eventi coprono tutto il nostro continente in un arco temporale di sessant'anni, a partire dal 1961, data di costruzione del Muro di Berlino. Lo scrittore Donat Dora lascia Bergamo poiché si sente "costretto" a riprendere un viaggio in compagnia di Marta, una sua vecchia conoscenza, che vuole raggiungere Berlino a ogni costo. Quando Donat rientra a casa, sempre nel picco della pandemia, non trova nessuno. Mancano la moglie, la figlia e il padre anziano. Cerca di mettersi subito sulle loro tracce, ma all'ultimo momento viene raggiunto nella sua abitazione da un ospite inaspettato, Artur, un detenuto al quale sono appena stati concessi gli arresti domiciliari in custodia cautelare.

Restiamo umani
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Materiale linguistico moderno

Ottaviano, Cristiana - Agosti, Elena

Restiamo umani : diventare umanità / di Cristiana Ottaviano e Elena Agosti

Bergamo : Lubrina Bramani, [2020?]

Abstract: Il progetto di Public Engagement dell'Università di Bergamo dal titolo 'Restiamo umani': riflessioni, pratiche e suggestioni per una comunità che accoglie è stato pensato e finanziato in un tempo che oggi - nel 2021 - sembra un'altra era: quella del pre-Covid. Era il 2019, poco più di un anno fa, non tantissimo tempo, eppure... quel mondo ci sembra lontanissimo, un mondo altro, un mondo perduto che in troppi e troppe rimpiangono senza forse rendersi conto che le radici della tragedia sanitaria (e non solo), che stiamo vivendo ora, affondano anche negli stili di vita che caratterizzavano profondamente quel tempo agognato. Il virus ha reso esplicita, evidente, inequivocabile la vulnerabilità come condizione umana che tutti e tutte connota. Non che prima non lo sapessimo, ma ora appare più difficile far finta di non saperlo o negarlo e comportarsi come se l'esistenza di ciascuno/a di noi non fosse interdipendente e connessa a quella altrui. La nostra vulnerabilità e le nostre comunità ritrovate nella prima ondata dell'emergenza, tuttavia, hanno rischiato di farci dimenticare chi era già più fragile di altre/i e che lo è diventato ancora di più; un po' paradossalmente, inoltre, quell'esperienza ha rischiato di creare un ripiegamento sull''io', sul 'noi' escludente, di farci distogliere lo sguardo dalle diseguaglianze intersezionali preesistenti e dalle situazioni di estrema difficoltà che, al momento, paiono aver perso rilevanza, come messe in secondo piano o, addirittura, dimenticate: il riscaldamento globale, i conflitti nel mondo, le migrazioni, le morti nel Mediterraneo... per citarne alcune tra quelle che più 'scaldavano' i post progressisti nei social. La plurima chiusura che ha agito su diversi versanti - dal ripiegamento interno familiare alla sospensione del lavoro per molti e molte - ha invece acuito disparità già esistenti, alimentando il rischio di vere e proprie 'espulsioni'. Sul fronte globale ma anche nei nostri piccoli contesti.