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Trovati 6 documenti.

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La biblioteca della città
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Materiale linguistico moderno

La biblioteca della città : storia e patrimonio della Biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo / introduzione di Maria Elisabetta Manca ; testi di Fabrizio Capitanio ... [et al.]

Bergamo : Biblioteca civica Angelo Mai, 2020

Abstract: "La Biblioteca Civica Angelo Mai si dota di uno strumento essenziale per la comprensione della sua storia e del ruolo che ha svolto e continua a svolgere nella vita culturale della città. Fu il cardinale Giuseppe Alessandro Furietti a dare origine alla Biblioteca, quando decise di donare «la nostra Libreria [...] all'Illustrissima Città di Bergamo nostra carissima Patria; con obbligo però che la medesima debba servire per commodo ed uso pubblico della stessa Città e Cittadini». E fino a oggi la Biblioteca è sempre stata fedele al mandato del suo fondatore di essere un luogo di democrazia, che garantisce a ogni cittadino l'uguaglianza nell'accesso alla conoscenza. In molti hanno seguito l'esempio di Furietti, rendendo la Biblioteca specchio di una comunità che ne ha costantemente incrementato il patrimonio librario e archivistico. È testimonianza della munificenza di tanti per la crescita culturale di tutti e per la custodia della memoria di una città intera. La pubblicazione di questa guida segna una tappa importante verso l'ampliamento della sede della Biblioteca, che, nei prossimi anni, aprirà al pubblico anche i rinnovati spazi di Casa Suardi e dell'ex chiesa di San Michele all'Arco. Piazza Vecchia è così destinata a diventare ancora di più il cuore culturale della città, che pulsa in un unicum monumentale civile e religioso, dove si integrano e collaborano alcune tra le maggiori istituzioni culturali cittadine." (M. E. Manca)

Itinerari tassiani
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Materiale linguistico moderno

Rondi, Maria Luisa

Itinerari tassiani : luoghi del Tasso a Bergamo e nella sua provincia / Maria Luisa Rondi

Bergamo : Lubrina : Fondazione credito bergamasco, 2020

Abstract: Bergamo è la terra d'origine dei Tasso, un casato che non vanta tra i suoi componenti "solo" poeti, ma anche vescovi, ambasciatori, militari, filosofi, artisti e maestri di posta. Questi ultimi incrementarono, regolarono e rinnovarono il servizio postale, ricoprendo un ruolo così determinante nello sviluppo delle comunicazioni da legare il nome della propria famiglia a quello di uno dei più comuni e necessari mezzi di trasporto, il taxi. Con questa pubblicazione si intendono riscoprire percorsi, nel territorio di Bergamo e nella sua provincia, legati al nome dell'illustre progenie bergamasca dei Tasso e ai suoi maggiori esponenti, a cominciare dal poeta Torquato. Si tratta di luoghi che conservano testimonianze della presenza della famiglia o che mostrano il tributo che i Bergamaschi hanno nei secoli voluto porgere a questi loro illustri concittadini, che resero noto il nome di Bergamo in tutta Europa. L'itinerario inizia nel comune di Camerata Cornello, in Valle Brembana. Seguiranno due percorsi a Bergamo, uno nella Città Alta e l'altro nella Città Bassa, per poi spostarsi in periferia e nella provincia.

Vivere il tempo della Grande guerra
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Materiale linguistico moderno

Vivere il tempo della Grande guerra : Bergamo durante e dopo la Prima guerra mondiale / a cura di Lorenzo Pezzica

Bergamo : Lubrina, 2016

Abstract: La Prima guerra mondiale è stata una spaventosa catastrofe che ha cambiato il volto dell'Europa e del mondo del Novecento. Smisurato come evento militare, lo è stato anche per le conseguenze politiche, sociali, culturali, economiche, psicologiche ed emotive sulla popolazione civile. Ogni aspetto della vita pubblica e privata ha subito un radicale cambiamento. Vivere il tempo della Grande Guerra racconta sotto diversi aspetti come l'esperienza del conflitto è stata attraversata dalla città e dai suoi abitanti. Un percorso narrativo articolato in focus attraverso molteplici punti di vista

Bergamascando
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Materiale linguistico moderno

Zanetti, Umberto

Bergamascando : cinquecento modi di dire in bergamasco / Umberto Zanetti

Bergamo : Lubrina, 2016

Abstract: Si propone qui in chiave ermeneutica un saggio delle locuzioni in uso nella parlata bergamasca. Tali locuzioni emergono dai discorsi diretti, dai dialoghi quotidiani e risultano espressive non solo dell'indole individuale di chi le pronunzia ma anche e soprattutto della psicologia collettiva; esse costituiscono un complesso vastissimo di elementi atti a comprendere e a definire concezioni e comportamenti di una gente, sentimenti e abitudini di un popolo. Si coglie, attraverso l'esame del complesso dei modi di dire, lo spirito comunitario di una gente e se ne appalesano le caratteristiche e i risvolti di ordine spirituale, etico, sociale, civile, culturale. Per il lettore sarà come passeggiare per i borghi e le contrade della Bergamasca e riudire il sincero e icastico dialetto della gente orobica.

10° concorso letterario Salvatore Quasimodo
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Materiale linguistico moderno

10° concorso letterario Salvatore Quasimodo : poesia e narrativa / [a cura dell'Associazione culturale Salvatore Quasimodo, Palazzago ; illustrazioni Nicole Avezard, Mariusz Stawarski]

Bergamo : Lubrina, 2016

La navicella di Piero
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Materiale linguistico moderno

Oberti, Gualtiero

La navicella di Piero : il recupero dell'ex chiesa di Sancte Marie de Nigrignano de Sarnico / Gualtiero Oberti

Bergamo : Lubrina, 2014

Abstract: La piccola, delicata chiesa di Santa Maria di Nigrignano, ricostruita su preesistenze medievali nella prima metà del XVIII secolo, fu da sempre legata al Monastero Benedettino di San Paolo d'Argon. Nel 1797, con la soppressione del convento per volere di Napoleone Bonaparte, passò in proprietà dell'Ospedale Maggiore di Bergamo e poi, nei primi anni del XX secolo, venne inglobata all'interno dello stabilimento tessile della Manifattura Sebina e utilizzata come un magazzino a supporto dell'attività produttiva. All'epoca della trasformazione funzionale, per ottenere delle superfici perfettamente piane per potervi accostare le scaffalature dell'opificio, l'altare venne rimosso e il presbiterio venne abbassato al livello dell'aula; le lesene e le parti in aggetto furono demolite, mentre quelle concave, le specchiature e le nicchie scavate nello spessore della muratura, furono tamponate, nascondendo al proprio interno anche le statue in stucco e polvere di marmo dei santi Pietro e Paolo. Per aumentare la superficie di deposito il volume venne poi frazionato in tre ampi locali realizzando due solai sorretti entrambi da quattro pilastri in mattoni pieni.