Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici ai fini del corretto funzionamento delle pagine. Per maggiori informazioni clicca qui.
Puoi trovare moltissimi documenti, libri e materiale multimediale riguardanti:
Utilizza i filtri per selezionare ulteriormente i documenti.
Se hai bisogno di informazioni o assistenza contattaci:
035 0900226
Trovati 36 documenti.
Bergamo : Corponove, 2022
Abstract: Nella prefazione del libro, così scrive il figlio del Partigiano "Gena", Mario Genini: «Due Febbraio 2011, il Partigiano Gena lasciava la sua vita terrena per rimanere nei ricordi di chi lo conobbe. Era Mio Padre. Scrisse i suoi ricordi del periodo Partigiano dal 1944 al 1945 e li dedicò a suo padre Giovanbattista che non lo osteggiò nelle sue scelte di Partigiano anzi, lo aiutò in quel terribile periodo, pur sapendone i rischi. Durante la sua ricerca, avvenuta negli anni '80, io avevo intuito ciò che stava facendo ma non ne capii l'importanza... Inn alcune occasioni non lo assecondai, quasi lo osteggiai. Solo dopo quattro anni dalla sua morte, curiosando nelle sue cose personali, trovai la sua ricerca ma non vi diedi molta importanza, perché ancora una volta non capii il lavoro e lo sforzo compiuti nel raccogliere le testimonianze, le fotografie dei luoghi della sua Resistenza Partigiana. Una ricerca svolta con assiduità e costanza da un uomo che non era uno scrittore, ma un narratore della propria vita vissuta. Escludendo il periodo Partigiano e la vita lavorativa, ho saputo poco della sua giovinezza, forse perché troppo impegnato a portare avanti ciò che lui e mia madre avevano realizzato con duro lavoro. Sono passati dieci anni da quel 2 febbraio 2011. Sempre più forte ho sentito la necessità morale di divulgare la sua ricerca, trasformandola in un libro che racconta la vera storia del suo periodo Partigiano, con i ricordi e le testimonianze di personaggi che hanno vissuto la resistenza. Le interviste raccolte dai testimoni in vita sono avallate da filmati, anch'essi girati da mio padre durante la ricerca. Il libro rispecchia la sua ricerca e il suo pensiero, così com'è stato scritto da lui, senza correzioni, senza influenze politiche perché, come lui ha sempre sostenuto, il Partigiano combatteva per la libertà e non per la politica». Così scrive il Partigiano "Gena" all'inizio delle sue Testimonianze. Ognuno di noi ha vissuto la propria storia partigiana, ma non conosce le vicende personali degli altri, in quanto i vari fatti avvennero in luoghi diversi. Interessante fu per me apprendere dai libri sulla Resistenza, fatti che altrimenti non avrei mai conosciuto e così cercavo di immaginare, mentre leggevo, i luoghi dove avvennero gli episodi descritti. Ebbi però anche delusioni, perché mi accorsi che in alcuni casi, gli insuccessi furono superiori ai successi, mentre molte volte, le azioni si erano risolte in semplici scaramucce. Spesso si doveva fuggire di fronte ai rastrellamenti, in quanto i partigiani erano acquartierati, per ordine dei comandanti, in luoghi abitati dalla popolazione montanara, senza la possibilità di sganciamento nel caso di attacco nemico. Fu così che molti persero la vita (sia partigiani, che civili), mentre tutto ciò poteva essere evitato, con una maggiore preparazione dei capi partigiani. Visitando in seguito quei luoghi, rimanevo deluso perché non corrispondevano all'immagine che la mia fantasia aveva costruito leggendo soprattutto il libro intitolato "La Resistenza in Valle Brembana". Sia chiaro pertanto, che il mio giudizio negativo sui comandanti, riguarda unicamente Gastone per la 86ª Brigata Garibaldi e Tiragallo (Ratti) per la Brigata G.L. 24 Maggio. Ecco perché ho desiderato che la storia da me vissuta, fosse in parte visiva, evitando al lettore l'errore di una immaginazione non aderente alla realtà. Dato il tempo trascorso, non sono riuscito ad avere tutte le testimonianze che potessero convalidare quanto da me raccontato. Dai pochi ancora in vita, ebbi testimonianza scritta e filmata, mentre altri si rifiutarono di testimoniare, delusi di non aver avuto alcun riconoscimento (si trattava di partigiani effettivi). Di altri si erano perse le tracce. Mi limiterò quindi a raccontare quella che è stata la mia modesta esperienza personale, documentata solo in parte». Il libro è completato da un indice delle testimonianze documentato e da un elenco dei nomi.
Lupo : la guerra dei partigiani / Monia Gambirasi
Tricase : Youcanprint Self-Publishing, [2016]
Abstract: Si narra l'avventura di Lupo, un Partigiano, entrato a far parte della 53ª Brigata Garibaldi per combattere le truppe nemiche durante il secondo conflitto mondiale. Lupo, grazie al suo intuito, alla sua versatilità ed al suo carattere forte, sopravvive a numerosi attentati che hanno portato alla morte di alcuni suoi compagni, i famosi "Tredici martiri di Lovere" e riesce a tornare a casa dalla sua famiglia. Una storia come tante in quell'epoca, ma Lupo, oggi novantaquattrenne, rammenta, come fosse ieri, quella terribile esperienza e non manca di ricordare, ogni giorno, i suoi compagni periti.
La strada dei monti : 26 itinerari sui luoghi della Resistenza bergamasca / Roberto Cremaschi
[Pergine Valsugana] : Publistampa, 2015
Memorie partigiane dalle montagne bergamasche : 1945-2015 : in ricordo dei partigiani bergamaschi
Clusone : Associazione nazionale partigiani d'Italia, 2015
Banditen : uomini e donne nella Resistenza bergamasca / Angelo Bendotti
[S.l.] : Il filo di Arianna, 2015
La 53. Brigata Garibaldi Tredici Martiri : settembre 1943-aprile 1945/ Matteo Alborghetti
Milano : Mursia, 2012
Abstract: «A Fonteno gli uomini di Giovanni Brasi riuscirono a raccogliere una prima grande vittoria contro le forze nazifasciste dando così grande prestigio alla 53ª Brigata Garibaldi. Ma proprio quella vittoria scatenò nei mesi successivi una caccia incessante ai garibaldini con continui rastrellamenti che portarono alle battaglie di Corna Lunga e di Malga Lunga.»Dopo l'8 settembre 1943 furono molti i giovani che scelsero la via della montagna, formando i primi nuclei armati della Resistenza. Ragazzi che sfuggivano alla leva della Repubblica Sociale Italiana, militari badogliani rimasti al nord e antifascisti di lungo corso si ritrovarono uniti nella lotta al nazifascismo. La 53a Brigata d'Assalto Garibaldi «Tredici Martiri» iniziò a operare subito dopo l'armistizio. Guidata dal comandante Giovanni Brasi «Montagna», fu protagonista della Resistenza nel bergamasco e in Italia settentrionale reclutando giovani del posto, ma anche antifascisti che arrivavano dal milanese o militari di varie nazionalità che fuggivano dai campi di prigionia. Molte furono le azioni che la resero celebre, come la battaglia di Fonteno, uno dei più importanti episodi del movimento partigiano in Lombardia. Molti gli uomini che la 53a sacrificò alla causa resistenziale: dai «tredici martiri» fucilati il 22 dicembre 1943 da cui prese il nome, ai fratelli Florindo e Renato Pellegrini, alla squadra di Giorgio Paglia, catturata nel rifugio di Malga Lunga a Sovere, il luogo simbolo della storia di questa brigata.Attraverso preziose testimonianze orali, l'Autore ricostruisce la storia di una delle maggiori formazioni partigiane della Resistenza bergamasca, nel ricordo di quei ragazzi che diedero la parte migliore della loro vita per ridare all'Italia la democrazia e la libertà.
Le montagne di Oltre il Colle teatro della Resistenza / Serena Pesenti Gritti Palazzi
[S.l. : s.n.], 2011 (Bergamo : Corponove)
I giorni alti : Bepi Lanfranchi e i suoi compagni / Angelo Bendotti
[S.l.] : Il filo di arianna, 2011
La diserzione : i mongoli nella Resistenza bergamasca e la strage di Monte di Nese / Andrea Pioselli
[S.l.] : Il filo di Arianna, stampa 2010
[Vilminore di Scalve] : Il filo di Arianna, stampa 2009
Il Moicano e i fatti di Rovetta / Grazia Spada ; prefazione di Christopher Woods
Milano : Medusa, 2008
Abstract: Questa storia inizia più di sessant'anni fa: il 28 aprile 1945. Il dramma è ambientato a Rovetta, nel Bergamasco, in alta Val Seriana. L'atto tragico si compie quando 43 militi di Salò, appartenenti alla legione Tagliamento, per lo più giovanissimi, dopo essersi arresi ai patrioti del paese e aver ricevuto la promessa di aver salva la vita, vengono uccisi davanti al muro del cimitero a sventagliate di mitra dai partigiani delle grandi brigate di quel territorio. Per anni la responsabilità è stata addossata principalmente a un misterioso agente della missione alleata del Soe britannico attivo nel territorio, il Moicano, figura di cui fino a poco tempo fa si ignorava la vera identità, che aveva lasciato in gran segreto il Bergamasco dopo l'eccidio, svanendo apparentemente nel nulla. Le motivazioni del sanguinoso eccidio vennero individuate nella volontà di vendetta e nel clima di odio che avvelenava la storia italiana in quel momento. Il Moicano fu per molto tempo considerato come il mandante della strage, e si disse che agì per conto degli inglesi, allo scopo di screditare il movimento partigiano comunista. Questo libro, finalmente, fa chiarezza sulla storia personale del Moicano, sui veri responsabili e sulle ragioni segrete che portarono il movimento partigiano a scrivere una delle sue pagine più nere.
La 53. Brigata Garibaldi Tredici Martiri / Matteo Alborghetti
[S. l. : s. n.], stampa 2006 (Costa Volpino : Tipografia Restelli)
Per non dimenticare : diario di un partigiano / [Giovanni Berta]
5. ed
[S. l. : s. n.], 2005
Lovere : [s. n.], stampa 2004 (Costa Volpino : Tipolitografia Restelli)
[Bergamo : s. n., 2003]
[Bergamo] : Istituto bergamascao per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea ; [s. l.] : Zadig, stampa 2002
I senza nome : storie della Resistenza bergamasca / Tarcisio Bottani, Giuseppe Giupponi
Bergamo : Sestante, stampa 2001
[S. l. : s. n.], 1999
Bergamo : [s. n.], 1995 (Bergamo : Stamperia Stefanoni)
Per un più giusto domani : Bergamo 1943-1945 : conflittualità operaia e Resistenza
[S. l. : s. n.], 1995 (Bergamo : Stamperia Stefanoni)