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Venti anni di legge Biagi
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Materiale linguistico moderno

Venti anni di legge Biagi / a cura di Michele Tiraboschi

[Bergamo] : Adapt University Press, 2023

Abstract: A venti anni dalla entrata in vigore della l. 14 febbraio 2003, n. 30, in assenza di strumenti di monitoraggio, compete ai Maestri della materia dare una valutazione di questa legge e della esperienza su di essa maturata. Nessuna istanza celebrativa, dunque. Se mai la consapevolezza di dover offrire alle nuove generazioni di giuristi del lavoro una valutazione non di parte e un saldo ancoraggio nella tradizione. Come nani sulle spalle di giganti, grati della testimonianza di alcuni dei Maestri della materia, nello sforzo necessario di guardare più lontano di quanto siamo sin qui riusciti a fare come comunità scientifica nel non facile compito di tracciare nuove rotte per il diritto del lavoro del futuro. Questo era il messaggio centrale della “legge Biagi”, nella sua tensione ideale volta a guardare le tutele e le norme del lavoro non in astratto ma dal punto di vista del dato di realtà e cioè della loro effettività. E questo è il messaggio ancora oggi attuale e condivisibile di questa riforma: lo sforzo di costruire assieme, seppure in termini dialettici ma sempre propositivi, il futuro del lavoro al di là delle singole soluzioni tecniche e di dettaglio adottate. Prefazione di Maurizio Del Conte.

Alfa e Omega
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Materiale linguistico moderno

Alfa e Omega : Ugo Riva : [Mostra itinerante]

Bergamo : Fondazione Credito Bergamasco, 2016

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Gli uomini di domani
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Materiale linguistico moderno

Brosche, Heidemarie

Gli uomini di domani : manuale di sopravvivenza felice per mamme di figli maschi / Heidemarie Brosche

Trento : Erickson, 2021

Abstract: «Ancora un maschio? Che sfortuna...» «Con tutti questi figli maschi, quando mettete su una squadra di calcio?» Come si fa ad essere madri felici di più figli maschi? Si può essere madri complete e realizzate senza vestitini rosa e bambole in casa? Con la lucidità e solidità di un'esperienza autobiografica vissuta con molta consapevolezza ma anche con tanti dubbi, l'autrice, nella vita professionale un'insegnante, racconta con tono leggero ed empatico, a tratti sinceramente autoironico, la propria vita di madre di tre figli maschi. Senza negare le oggettive difficoltà della vita quotidiana, l'autrice accompagna il lettore anche attraverso le piacevoli sorprese, le inaspettate gioie, il superamento dei pregiudizi e dei benevoli ma evitabili compatimenti che l'avere solo figli maschi comporta.

Ugo Gobbato
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Scelsa, Ivan

Ugo Gobbato : l'ingiustizia sommaria : dalla Fiat all'Alfa Romeo, storia di un dirigente operaio / Ivan Scelsa

[S.l.] : Acerbo, 2022

Lo chiamavano Manajetta
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Citelli, Aurelio

Lo chiamavano Manajetta : storia di un'impiccagione a Gaggiano e appunti sulla criminalità in Lombardia fra Sette e Ottocento / Aurelio Citelli

Gaggiano : Associazione culturale Barabàn, 2022

Abstract: Gaggiano, Regno Lombardo-Veneto, 1833: una rapina a mano armata sulla strada Postale, tra Gaggianello e il ponte della Bonirola, si conclude con l'arresto di Carlo Bettoli, detto Manajetta, la sua condanna a morte decretata dal Giudizio statario della provincia di Pavia e l'impiccagione sulla Vigevanese. La vicenda, ricostruita attraverso fonti giornalistiche e documenti d'archivio inediti, permette di gettare lo sguardo sul tema della criminalità che ha imperversato nel Milanese, nel Pavese e più in generale in Lombardia, tra Settecento e Ottocento.

Un treno carico di diritti
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Giuffrida, Franco

Un treno carico di diritti / Franco Giuffrida

[Roma] : Eir, 2015

Lune di rame
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Barbero, Fulvia Viola

Lune di rame : Dive Madonne Streghe Bloggers / Fulvia Viola Barbero

Saluzzo : Fusta, 2015

Abstract: Un viaggio di fantasia attraverso il tempo, ispirato a un'icona universale che rintocca nei secoli con la sua voce appassionata. Un itinerario di indagine romanzata che parte dal c'era una volta e si conclude nei siti internet, tra mito leggenda e storia. Scandito in un'alternanza di leggerezza e seriosità. Intrapreso alla ricerca del talismano perfetto per consegnare al futuro l'amore scritto con la lettera maiuscola.

Croazia
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Beyerle, Hubert

Croazia : la costa e le isole / Hubert Beyerle

6. ed.

Milano : DuMont, 2025

Abstract: La parte della Croazia che si affaccia sul Mar Adriatico offre uno spettacolo stupendo, in alcuni punti addirittura mozzafiato. Si tratta di un alternarsi che appare infinito di montagne e baie da sogno, di una costa molto frastagliata, sovrastata da alte montagne e posta davanti a centinaia e centinaia di isole, isolotti, lembi di terra e scogli immersi nelle acque verdi del Mar Mediterraneo. Non stupisce, quindi, che questa splendida zona costiera sia stata da sempre contesa da numerosi popoli del passato, fra i quali vanno ricordati gli Illiri, i Greci, i Romani e gli Ottomani. E se da un lato tutte queste rivendicazioni hanno indubbiamente causato un enorme carico di dolore nella popolazione locale, dall’altro hanno fatto sì che oggi potessimo ammirare le innumerevoli testimonianze storiche che ciascuna di queste culture ci ha lasciato in eredità sul suolo della costa croata. Ecco quindi che sulle facciate o sulle porte di quasi tutte le cittadine costiere spicca il pressoché immancabile leone di Venezia, e in molti angoli di Opatija (Abbazia) o Rijeka (Fiume) sembra che le lancette dell’orologio siano tornate indietro ai tempi dell’Impero austro-ungarico. Un viaggio lungo la costa croata per scoprire come questi influssi si sono integrati nei beni culturali locali e come la cucina, le correnti artistiche e gli stili architettonici presenti su questo territorio si sono adattati l’uno con l’altro e sono evoluti nel corso del tempo è sicuramente un’esperienza avvincente.

Quanti miracoli
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Sparks, Nicholas

Quanti miracoli / Nicholas Sparks ; traduzione di Alessandra Petrelli

Milano : Sperling & Kupfer, 2024

Abstract: Il romanzo emozionante e potente ci porta tra le verdi colline della Carolina del Nord, dove si intrecciano i destini di tre anime tormentate. Tanner Hughes, ranger dell'esercito cresciuto dai nonni, ha sempre vissuto una vita avventurosa, lontano da legami stabili. Ma quando la nonna, poco prima di morire, gli rivela il nome del padre mai conosciuto, la sua vita prende una svolta inaspettata. Parte così alla volta di Asheboro, dove incontra Kaitlyn Cooper, dottoressa e mamma single con cui nasce una piacevole intesa. Il loro destino si intreccia con quello di Jasper, un uomo di 83 anni segnato da un tragico incidente avvenuto decenni prima. Insieme al suo fedele cane Arlo, vive una vita solitaria, finché l'arrivo di Tanner e Kaitlyn non sconvolge la sua quiete. Un legame inatteso li unisce e tra rivelazioni scioccanti, segreti nascosti e ferite profonde, i tre protagonisti si ritrovano ad affrontare i fantasmi del passato. Ma proprio quando tutto sembra perduto, un barlume di speranza si accende. Impareranno a perdonare, a lasciarsi andare e a cogliere la possibilità di un nuovo inizio che, forse, potrebbe condurli alla felicità che tanto desiderano

Beautiful
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Steel, Danielle

Beautiful / Danielle Steel ; traduzione di Berta Maria Pia Smiths-Jacob

Sperling & Kupfer, 2024

Abstract: A soli ventidue anni, Véronique Vincent è una delle modelle più richieste al mondo, compare sulle copertine di prestigiose riviste di moda e calca le più importanti passerelle. Eppure, non ama stare sotto le luci della ribalta. Figlia amatissima di una madre single, ha sempre preferito il tempo a casa o con il fidanzato ai party lussuosi. Quando sul finire della Fashion Week di Parigi le viene offerta la possibilità di una vacanza, Véronique è al settimo cielo, felice di scappare dalla sua caotica agenda. Ma, all'improvviso, una tragica esplosione all'aeroporto di Bruxelles le sconvolge la vita per sempre. La ragazza si ritrova in ospedale, da sola, distrutta nell'apprendere che nello scoppio sono stati uccisi anche i suoi cari. Lei stessa è stata ferita gravemente e il suo splendido aspetto è compromesso per sempre. Véronique si ritira così a una vita isolata, lottando per ritrovare sé stessa dopo aver perso ogni cosa. Grazie ad alcuni segreti di famiglia a lungo celati conoscerà un mondo che non credeva possibile e una nuova definizione di bellezza

Dimmi di te
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Gamberale, Chiara

Dimmi di te / Chiara Gamberale

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: Che fine avrà fatto il nostro primo, disperato amore? E la più desiderata della scuola? Il ribelle? Saranno rimasti all'altezza dei loro sogni? Saranno riusciti a non tradire chi sono? Con l'originalità che l'ha resa unica, Chiara Gamberale racconta l'impresa più straordinaria e terribile: fare pace con la persona che siamo diventati. «E tu? Tu come hai fatto? A tenere insieme quello che ti fa splendere e quello che ti consuma, a scegliere, a puntare tutto su un solo momento, su quell'incontro? Come fai, giorno dopo giorno dopo giorno, a rimanere fedele alla tua scelta, a lasciare un po' di spazio per lo sperpero senza però permettergli di svuotare tutto di significato? Dove la metti la rabbia che avevi, dove le metti le voglie, come lo nascondi il terrore di invecchiare e la preghiera che, se deve succedere, che succeda subito, senza obbligarti prima a prendere delle decisioni? Dimmi di te». Ci sono momenti, nella vita, che somigliano a una palude: andare avanti sembra impossibile, possiamo solo lasciarci affondare. Succede a Chiara, quando si ritrova madre quasi per caso e si trasferisce con la figlia in un quartiere di famiglie "normali", fedeli a regole che lei ha sempre rifiutato. Abituata a vivere come un'eterna adolescente e affamata di emozioni, non sopporta quella quiete fittizia e presto non riesce più a lavorare, ad amare, a confidare nel futuro. Ma il casuale incontro con un amico che non vedeva dai tempi del liceo le fa venire un'idea: ricontattare le persone che mitizzava quando adolescente lo era davvero. Per chiedere: e tu? La sopporti, la palude? Sei riuscito a crescere, senza rinunciare a chi sei? Mi spieghi come si fa? Così va a trovare la più desiderata della scuola, il rappresentante d'istituto rivoluzionario, il bravo ragazzo che forse avrebbe potuto salvarla da sé stessa, il tormentato che a sé stessa la condannava... E a ogni incontro la tensione sale, perché passato e presente si mescolano, fino a costringerla a un faccia a faccia con la tremenda verità che si ostinava a evitare. Chiara Gamberale, portavoce dei nostri segreti più profondi, ci regala un'indagine in forma di romanzo sul modo impacciato, tenace o incosciente con cui rimaniamo in bilico fra i sogni che avevamo e la vita che facciamo. E inventa per tutti la possibilità di trasformare una palude nel mare aperto

Figlia del temporale
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D'Urbano, Valentina

Figlia del temporale : romanzo / Valentina D'Urbano

Milano : Mondadori, 2024

Abstract: È il 1974, Hira ha tredici anni ed è appena rimasta orfana. Deve lasciare la sua città, Tirana, e la casa in cui è cresciuta per raggiungere gli unici parenti disposti ad accoglierla. La famiglia dello zio Ben vive in un villaggio sui monti nel Nord del paese, una piccola comunità di pastori che sembra cristallizzata nel tempo, dimenticata persino dal regime comunista che da trent'anni tiene in scacco l'Albania. Lassù si vive ancora secondo i dettami del Kanun, il codice tradizionale della montagna. Piano piano Hira si adatta alla sua nuova vita: dalla cugina Danja impara a fare il bucato al fiume e a occuparsi degli animali, dal cugino Astrit a orientarsi nel bosco e a camminare in silenzio per ore. Astrit ha smesso di parlare quand'era bambino, da allora si esprime a gesti e ogni tanto sale sulle montagne e sparisce per giorni. Per questo al villaggio lo considerano strano, una specie di animale selvatico. Crescendo, Hira e Astrit trovano una lingua tutta loro per capirsi, fatta di sguardi, carezze e morsi che a volte sembrano baci. Quando a Hira viene imposto un matrimonio combinato, sceglie l'unica via di fuga ammessa dalla legge della montagna: rinunciare alla propria femminilità e diventare una burrnesh, una vergine giurata. E così a vent'anni prende il nome di Mael: si veste come un uomo, lavora come un uomo, beve e fuma come un uomo. L'intero villaggio la tratta - e la rispetta - come un maschio. Diversamente dai maschi, però, deve rimanere sola e casta. Eppure sotto la pelle di Mael talvolta riaffiorano, ribelli e vitali, i desideri e le emozioni di Hira. A quanta parte di ciò che siamo possiamo rinunciare per inseguire una vita che ci appare più libera? E di cosa è fatta quella libertà se non possiamo essere noi stessi alla luce del sole? Come i suoi personaggi, Valentina D'Urbano non ha paura di oltrepassare limiti e confini, di farsi domande dolorose e di cambiare pelle per rimanere fedele a se stessa. Il risultato è un romanzo coraggioso sul corpo e il desiderio delle donne e sul bisogno che la società patriarcale ha da sempre di controllarli. E, al tempo stesso, la più travolgente delle sue storie d'amore.

Una casa di ferro e di vento
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Materiale linguistico moderno

Bonini, Lorenzo - Valsecchi, Paolo

Una casa di ferro e di vento : romanzo / Lorenzo Bonini, Paolo Valsecchi

Milano : Nord, 2024

Abstract: Della grande fabbrica non resta più niente, e Villa Badoni è ormai irriconoscibile. Eppure per Marta, ultima discendente della famiglia, quella grande casa è ancora un luogo dell'anima, il palcoscenico su cui, per decenni, si sono dipanate le esistenze delle sorelle Badoni. Come Laura, la primogenita ribelle e amante della libertà, che dopo essere scappata in America per amore di un intellettuale antifascista torna a casa col cuore spezzato ma lo spirito indomito. Come Sofia, alla quale uno sfortunato incidente sottrae troppo presto l'uomo della vita. Come Piera, anima fragile e solitaria, che riesce a esprimersi davvero solo grazie alla poesia. E come Adriana, che dedica la giovinezza all'impresa di famiglia, per poi compiere una scelta apparentemente sconvolgente… Al centro di questo microcosmo tutto al femminile si staglia lui, il patriarca, Giuseppe Riccardo Badoni: l'imprenditore visionario dall'ambizione sfrenata, che grazie al ferro prodotto dai suoi stabilimenti di Lecco diventa protagonista dell'industrializzazione del Paese e della ricostruzione del secondo dopoguerra; il padre amorevole di undici figlie, che però non riuscirà mai ad accettare la tragica morte dell'unico erede maschio, designato alla guida dell'azienda; l'uomo che non si è mai concesso un momento di debolezza e che tuttavia ha affidato i suoi segreti più intimi alle pagine di un diario, lo stesso diario che adesso è tra le mani di Marta. Così, attraverso le voci delle donne di casa Badoni, prende vita la storia intima di una famiglia straordinaria che ha attraversato il Novecento italiano.

Il bambino
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Aramburu, Fernando

Il bambino / Fernando Aramburu ; traduzione di Bruno Arpaia

Milano : Guanda, 2024

Abstract: Nicasio ogni giovedì si reca al cimitero di Ortuella per parlare con il nipotino, Nuco. Non riesce a rassegnarsi all'idea che il bambino non ci sia più, che sia morto insieme a tanti altri nell'esplosione di gas che ha distrutto la scuola. E quindi, nella sua testa, continua a portarlo in giro per il paese, a rimproverarlo, a giocare con lui. A partire da un tragico incidente, un fatto di cronaca che nel 1980 sconvolse i Paesi Baschi e l'intera Spagna, Fernando Aramburu torna nei luoghi e fra la gente di "Patria" e mescola finzione e realtà per raccontare la storia di una famiglia che deve affrontare la più dolorosa delle perdite. Ognuno dei protagonisti reagirà a modo suo, e dovrà trovare in sé la forza per andare avanti. Indimenticabile la figura del nonno con la sua lucida follia; ammirevole quella della madre Mariaje, che cerca con ostinazione di ricominciare a vivere ma per farlo non può continuare a nascondere i segreti su cui ha costruito il suo matrimonio; tenera e dolorosa quella del padre José Miguel, uomo semplice e goffo, che si aggrappa alla moglie nell'illusione di riuscire a salvare qualcosa. Aramburu accompagna il lettore in un'esplorazione psicologica e letteraria. Il suo nuovo romanzo è carico di emozioni profonde e contrastanti, ma soprattutto pieno di amore, l'amore infinito per i figli che unisce e divide, che fa nascere e può spezzare le famiglie.

Il male che non c'è
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Caminito, Giulia

Il male che non c'è / Giulia Caminito

Milano : Bompiani, 2024

Abstract: Capita, nella vita, che l'universo ci appaia diviso tra quelli che agiscono e non si fanno spaventare dal mondo e quelli come noi, abitati da un dolore nascosto sottopelle. Per Loris tutto ha avuto inizio nel tempo bambino, quando le estati erano piene di fascino come l'orto di nonno Tempesta, vicino alle rovine dell'antica Galeria. Quando era insieme al nonno, il bisogno eccessivo di leggere per scacciare le angosce scompariva e lui imparava cose meravigliose come costruire una voliera e allevare i colombi, fedelissimi e iridescenti. Ora Loris ha trent'anni, ha fatto della lettura il suo mestiere, vive in città e ha una fidanzata di soprannome Jo. Ma il lavoro in casa editrice è precario, l'ansia di non essere all'altezza dell'età adulta lo schiaccia, lo divora. Loris scivola dentro sé stesso, prima per difendersi, poi per auscultare i messaggi d'allarme che il suo corpo gli manda. C'è un male dentro di lui, un male capace di portarsi via ogni residuo di speranza. E mentre i medici, la fidanzata, i genitori appaiono sempre più lontani, a Loris rimangono solo due alleati: i social media, sollievo e nutrimento per i suoi fantasmi, e Catastrofe, la creatura mutaforme – gatta, lupa, amica, sposa – che gli sta vicino nei momenti più difficili. Ancora una volta Giulia Caminito sceglie la via del romanzo per raccontare sé stessa e la sua generazione, che non ha subito guerre o privazioni materiali ma ha avuto in sorte la solitudine della Rete e della precarietà. La sua scrittura essenziale si apre in questo libro a una sorprendente atmosfera onirica, facendo dell'ipocondria una memorabile protagonista – la seducente e beffarda Catastrofe – e mettendo in scena tra i palazzi urbani la selva oscura in cui tutte le nostre più dolorose esperienze si muovono. Il male che non c'è è un libro sul potere dell'immaginazione e dell'infanzia, è il romanzo di una discesa agli inferi e della risalita verso l'origine luminosa a cui tutti, se vogliamo, possiamo tornare, come solo i colombi sanno fare.

La maestra del vetro
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Materiale linguistico moderno

Chevalier, Tracy

La maestra del vetro / Tracy Chevalier ; traduzione dall'inglese di Massimo Ortelio

Vicenza : Pozza, 2024

Abstract: Murano, 1486. Davanti agli occhi di Orsola Rosso si spalanca uno spettacolo meraviglioso: globi incandescenti che roteano come in una danza, ripiani e ripiani di bicchieri, vasi, lampadari aggrovigliati come polpi tentacolari, e poi i colori, lunghe canne blu, bianche, rosse, e dappertutto schegge di vetro che scricchiolano sotto i piedi come brina variopinta. È la vetreria Barovier, dove Orsola, figlia di un artigiano rivale, si è intrufolata per spiare. Lì, nella fornace, Marietta Barovier, una delle rarissime maestre di quell’arte, sta lavorando a qualcosa che cambierà il mondo: una nuova perla. Alle donne non è concesso fare altro, con il vetro, e Orsola si innamora subito di quell’oggetto ricoperto di stelle candide destinato a adornare il collo delle donne d’Europa e arrivare fino in Africa. Quando, poco dopo, il padre di Orsola muore in un incidente tanto doloroso quanto banale, saranno proprio la sua passione, la sua intraprendenza e il suo coraggio a tenere alto il nome dei Rosso. E tuttavia, anche se Orsola ha le mani e il cuore per lavorare il vetro, non potrà fare altro che le perle, dapprima di nascosto, al lume della cucina, e poi apertamente, ma sempre in lotta con la famiglia, le consuetudini, il pregiudizio. Nel corso dei secoli i Rosso vivranno straordinari trionfi creativi e perdite strazianti, ascese vertiginose e improvvise cadute, ma il tempo nella laguna si muove lentamente come il vetro fuso, e il dono di Orsola continuerà a brillare, all’apparenza delicato come le sue creazioni, in realtà indistruttibile. Come la Città d’Acqua.

Il sangue non mente
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Materiale linguistico moderno

Bomoll, Cinzia

Il sangue non mente / Cinzia Bomoll

Milano : Ponte alle Grazie, 2024

Abstract: Finalmente, dopo il riavvicinamento con la madre da cui era stata abbandonata, l'ispettrice Nives Bonora è pronta a fare i conti con il passato e con un segreto doloroso di cui viene a conoscenza. Ma le risposte tanto attese dovranno ancora aspettare, perché la sparizione di una ragazza trascina Nives in un nuovo caso, in una nuova città e al fianco di una nuova squadra. A Bologna e dintorni si sta aggirando un serial killer, che colpisce solo ragazze dai capelli rossi e agisce lontano da testimoni e telecamere.  La ricerca di una soluzione costringe Nives a inabissarsi nelle ossessioni di un omicida maniacale: l'ispettrice accetta la sfida  e si ritroverà a muoversi tra la campagna della Bassa e le strade di Bologna,  tra stanze d'albergo abbandonate e feste clandestine a base di musica dark,  tra i frutti della sua immaginazione  e l'immaginazione di un feroce assassino... Ne "Il sangue non mente" chiunque potrebbe rivelarsi il colpevole: Nives Bonora è alle prese con un mistero profondo e delicato, e per entrare nei meandri di una mente sconvolta e violenta non dovrà fermarsi alle apparenze ma affidarsi ancora una volta  al proprio inaffondabile istinto. Non solo risolverà un caso quanto mai enigmatico, ma troverà anche la forza di affrontare un radicale cambiamento di vita.

La bambola di porcellana
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Materiale linguistico moderno

Loesch, Kristen

La bambola di porcellana / Kristen Loesch ; traduzione dall'inglese di Valeria Raimondi

Venezia : Marsilio, 2024

Abstract: Rosie studia all’Università di Oxford e una volta al mese va a Londra a trovare la madre, una donna cupa, intristita, che si rifiuta di parlare del passato. Alla sua morte, Rosie si ritrova in possesso di una collezione di bambole e di un vecchio quaderno di fiabe scritte in un alfabeto di cui ha solo un vago ricordo; storie che l’accompagnano nella Russia del 1915, in un tempo lontano in cui già si respira il vento della rivoluzione. Un mondo avventuroso e romantico, colmo di violenza e tradimenti, che custodisce un grande amore, profondo e proibito, tra una nobildonna e un bolscevico. Rosie decide di accettare un lavoro di ricerca proprio a Mosca, sua città d’origine, dove intende scavare nei segreti della sua famiglia per scoprire cosa è realmente accaduto prima che lasciasse la Russia. Armata del quaderno come di una bussola che le indica la strada, ritroverà il filo di una matassa complessa e letteralmente costellata di colpi di scena. Quando ogni mistero sarà svelato e le memorie che si volevano seppellire verranno alla luce, allora la vita potrà riprendere il suo corso, con la consapevolezza che il nostro innato desiderio di appartenenza, se può condurre a verità dolorose, può anche aiutarci a perdonare. In fondo, se una storia è bella, se è capace di coinvolgere ed emozionare, noi vogliamo crederci.

Fumana
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Materiale linguistico moderno

Malaguti, Paolo

Fumana / Paolo Malaguti

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: Il suo nome è Fumana, che nella bassa del Po vuol dire nebbia. In quel mare pallido che copre ogni cosa come un mantello, a lei piace perdersi, e non ha paura di nulla. Lo sa bene suo nonno, il rude Petrolio, che di notte la porta nelle paludi a pescare le anguille. Fumana cresce libera e selvaggia, ma quando comincia a farsi donna, Petrolio deve chiedere aiuto alla Lena, la «strigossa» della zona. Lena le insegnerà molte cose, da come stendere la sfoglia per i cappelletti alle parole segrete che usa per guarire le persone. Così, mentre l’Italia passa da una guerra all’altra, Fumana scopre il suo dono, la sua vocazione. Una storia piena di tenerezza sui legami e sulla trasmissione dei talenti, sull’accettazione del proprio destino ma anche sulla tenacia nel cercare la propria strada. A Fumana la nebbia piace così tanto che a volte, quando si immerge in quel bianco opalescente, sembra ci sia qualcuno – o qualcosa – ad aspettarla. Le piace pure pescare con il nonno, la notte, sul sandolo, una lanterna a illuminare il buio della palude. E poi, da un certo punto in avanti, inizia a piacerle anche Luca: dopo aver fatto il bagno con lui alla pozza delle monache, torna a casa senza sapere bene che cosa le si agita dentro, e perché. La notte in cui è nata, la gente di Voltascirocco se la ricorda ancora, sembrava che l’Adige volesse portarsi via tutto il Veneto. Se sopravvivi a un disastro come quello, con tua madre che muore di parto e tuo padre che forse è fuggito verso la Merica a cercare fortuna, è perché la vita ti ha destinato a qualcosa. I primi anni col nonno Petrolio, nella quiete immobile dei margini del paese, tra i canali pieni di rane, anguille e tinche, Fumana li passa a esplorare tutto ciò che può e a far finta di non sentire i giudizi degli altri. Ma poi l’infanzia finisce, e persino il burbero Petrolio capisce che deve fare qualcosa, che sua nipote sta diventando una ragazza: l’incontro con Lena, che con certe sue parole, con certi suoi segni, con certe sue erbe guarisce la gente, sarà la svolta. Ma accettare il proprio dono – Fumana è «venuta al mondo con la veste» e ha perciò qualità prodigiose – significherà forse sacrificare tutto il resto. Paolo Malaguti ci racconta una storia antica eppure ancora vicina. Un mondo perduto tra il fiume e la pianura, tra la pesca e la magia contadina, al centro del quale c’è un personaggio femminile tenace, alle prese con le aspettative di una società chiusa, a tratti meschina, e il desiderio di essere sé stessa.

Sono molte le cose umane
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Cibrario, Benedetta

Sono molte le cose umane : racconti / Benedetta Cibrario

Milano : Mondadori, 2024

Abstract: Dopo la smagliante novella "Lo Scurnuso", pubblicata nel 2011, Benedetta Cibrario, sapiente orafa della misura breve, è tornata al racconto con una sequenza maestosa di storie e di personaggi che lasciano il segno. Ci vengono incontro l'elegante signor Mättli con il cane Flock al guinzaglio, misteriosa presenza all'ultimo piano di un condominio dove solo lo sguardo immaginoso di una bambina sa arrivare; la direttrice di sala Helen Bailey e lo chef Tomász Wozniak, che, nella Londra dei primi anni cinquanta, forti della vita che ricomincia, intrecciano una saporitissima corrispondenza fatta di piatti eccellenti e di garbate tenerezze; un uomo che, rimasto senza lavoro, passa le giornate fuori casa, in un parco, in attesa di fare ritorno dalla sua famiglia che, ignara, lo attende come sempre. Molti sono i personaggi che abitano l'immaginazione di Benedetta Cibrario e ritagliano lo spazio dell'accadere, il flusso magico delle "cose umane". Con sensibilità e passione la narrazione si muove, da un'epoca all'altra, da una figura del presepe napoletano alla sgomentante apparizione di elefanti sulle Alpi che furono le montagne di Annibale, da un ritratto all'altro, tutti modellati nella docile materia di cui sono fatti uomini e donne, in cui risuona - chi meglio di Cibrario potrebbe restituirlo? - il rumore del mondo.